Le principali notizie che dominano le prime pagine dei giornali di oggi, 22 novembre, riguardano due eventi di rilievo internazionale. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Entrambi sono accusati di crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza. Parallelamente, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato nuove minacce, dichiarando l’intenzione di colpire i paesi che hanno fornito all’Ucraina le armi usate per attacchi sul territorio russo.
Sul piano nazionale, il Fatto Quotidiano si concentra sull’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle e sul voto dei membri per definire il futuro del partito. Invece, la Verità critica i dati diffusi ieri sulla partecipazione allo sciopero di medici e infermieri, mettendo in dubbio la loro accuratezza. Questi temi riflettono un mix di tensioni internazionali e questioni interne che caratterizzano il dibattito odierno.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Richiesta della Corte penale internazionale: “Netanyahu va arrestato”. (Il Corriere della Sera)
“La sfida a Netanyahu: “Mandato d’arresto”. La minaccia di Putin: “E’ guerra globale”. (La Repubblica)
“Prevenire Trump. Ecco la strategia che tutti contro tutti stanno mettendo in campo, nel campo sempre più minato e sempre più incendiato del mondo (cessate il fuoco? Macché: escalation generalizzata), in attesa del fatidico 20 gennaio. Quando The Donald si insedierà alla Casa Bianca. Ogni azione tende a condizionare la futura politica del nuovo presidente americano, finalizzata (per ora a parole) alla soluzione dei conflitti, soprattutto quello in Ucraina, e chi si sta posizionato in vantaggio può contrattare più proficuamente la pace che verrà, se mai verrà”. (L’editoriale di Mario Ajello su Il Messaggero)
“L’Onu apre la caccia all’ebreo Netanyau”. (Il Giornale)
“La Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso mandati d’arresto a carico di Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, e Yoav Gallant, ministro della difesa. Accomunare i leader israeliani democraticamente eletti agli autori del peggiore attacco contro gli ebrei dalla Seconda guerra mondiale aveva già mostrato quanto la Corte fosse una farsa pericolosa”. (L’editoriale di Giulio Meotti su Libero Quotidiano)
“Sì, certo. Chiaro, chiederemo il Veneto. Il terzo mandato? Noi chiederemo anche quello, certo, ne parlerò con Meloni. Ovviamente ora la priorità è la legge di bilancio. Non sarà facile sbloccare il terzo mandato”. (L’intervista a Matteo Salvini su Il Messaggero)
“Flop dello sciopero dei medici: 1%”. (La Verità)
“Il Bitcoin inquadra quota 100mila”. (Il Sole 24 ore)