La fragile tregua tra Israele e Hezbollah sembra essere a un passo dall’ufficializzazione. Secondo quanto riportato dalla tv libanese al-Jadid, il cessate il fuoco sarà annunciato congiuntamente da Stati Uniti e Francia poco dopo le 22, ora locale in Libano. L’accordo, definito “temporaneo” dal governo israeliano, rappresenta un tentativo per ridurre le tensioni nella regione, ma rimane condizionato a una serie di vincoli operativi e diplomatici.
Netanyahu: una tregua di 60 giorni
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dovrebbe rilasciare una dichiarazione ufficiale nelle prossime ore, chiarendo i dettagli dell’intesa. Secondo i media locali, Netanyahu presenterà il cessate il fuoco come un accordo temporaneo della durata di 60 giorni, durante i quali l’efficacia della tregua sarà testata sul campo.
Un punto chiave dell’accordo prevede che Israele mantenga la libertà di agire militarmente sul territorio libanese in caso di minacce immediate da parte di Hezbollah. In questi casi, l’esercito israeliano potrà intervenire autonomamente per neutralizzare missili o ordigni lanciati verso il confine. Per minacce considerate “non immediate”, invece, Israele dovrà rivolgersi a un comitato di monitoraggio composto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, lasciando al Libano o a forze internazionali il compito di agire.
Il ruolo di Stati Uniti e Francia
L’annuncio del cessate il fuoco sarà ufficializzato solo dopo che tutti gli ostacoli burocratici e politici nei due Paesi, Israele e Libano, saranno superati. Gli Stati Uniti e la Francia, principali garanti dell’intesa, avranno un ruolo centrale nel monitorare il rispetto degli accordi.
Questo fragile equilibrio rappresenta un’opportunità per allentare le tensioni nella regione, ma la durata e l’efficacia del cessate il fuoco dipenderanno dalla capacità delle parti di rispettare le condizioni e gestire le potenziali violazioni senza compromettere la tregua.