Brutte notizie per gli automobilisti che nel 2025 dovranno affrontare 3 nuove tasse. Una vera e propria stangata per chi possiede un’auto.
Possedere un’auto è, per molti, una necessità imprescindibile. Che si tratti di andare al lavoro, accompagnare i figli a scuola o semplicemente avere la libertà di spostarsi, l’automobile è parte integrante della nostra quotidianità.
Tuttavia, il costo di mantenere un’auto va ben oltre il prezzo d’acquisto. Quando si considera la manutenzione, le tasse, il carburante e l’assicurazione, ci si rende conto che l’impegno economico può essere considerevole, spesso sottovalutato al momento della scelta del veicolo. Analizziamo insieme le voci principali che pesano sul portafoglio di ogni automobilista.
Nuove tasse sulll’auto ecco di cosa si tratta
La manutenzione è sicuramente uno dei fattori più rilevanti. Anche se si sceglie un’auto nuova e affidabile, ci sono interventi che non si possono evitare. Il cambio dell’olio, la sostituzione dei filtri e dei pneumatici, e i controlli periodici sono essenziali per garantire la sicurezza e il buon funzionamento del mezzo. Ogni anno, per una manutenzione ordinaria, si possono spendere dai 200 ai 500 euro, ma i costi aumentano con il passare degli anni.
Le auto più vecchie richiedono spesso interventi straordinari: guasti al motore, problemi alla frizione o ai freni possono facilmente far lievitare la spesa a diverse centinaia, se non migliaia, di euro. Ciò che, però, da veramente fastidio sono le tasse intorno al possesso di un’autovettura. Da questo punto di vista, poi, il 2025 si presenta davvero tragico per tutti quelli che possiedono un’auto.
Arrivano ben tre nuove tasse previste da questa manovra finanziaria. Una di quelle che potrebbe gravare molto ai già amgri bilanci familiari è l’ecotassa. Si tratta di una misura fiscale introdotta in Italia con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti e incentivare l’acquisto di veicoli più ecologici. L’ecotassa si applica una tantum, al momento dell’acquisto di un’auto nuova, ma solo per quei modelli che superano determinati limiti di emissioni di CO₂. Questo meccanismo si inserisce nelle politiche europee e nazionali per contrastare i cambiamenti climatici, promuovendo una mobilità più sostenibile e disincentivando l’uso di veicoli particolarmente inquinanti.
In alcune Regioni, invece, vengono abolite le agevolazioni sul bollo. Ci sono Regioni che, ad esempio, hanno deciso di revocare l’esenzione dal pagamento del bollo per i veicoli storici di età compresa tra 20 e 29 anni, imponendo nuovamente il pagamento della tassa anche per questi mezzi. Altra batosta è prevista per chi possiede auto aziendali. In questo caso i vantaggi economici, derivanti dall’utilizzo di auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti, vengono ridisegnati e ricalcolati al punto tale da non essere più dei vantaggi. Il 2025, insomma, si prospetta un anno davvero difficile per chi possiede una automobile