Un po’ di polemiche sul voto alla nuova Commissione europea, un pizzico di dispute sullo sciopero, qualche eco delle guerre interne al Movimento e un po’ di diatribe sul, mancato, taglio del canone RAI: questa la scaletta dei talk show italici. “Siamo già nella palude… Meloni potrebbe far saltare il banco” dice Massimo Giannini nel salotto di Otto e mezzo. “Questo governo attacca i giornali e aumenta i voti. Mi fa rabbia” gli fa eco Andrea Scanzi. “Durante la discussione della manovra si discute, è normale” minimizza Mario Sechi, dall’altra parte del tavolo.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Il partito di Conte sarà un alleato scomodissimo del Partito Democratico”. (Fabio Martini, Omnibus)
“Malgrado le tensioni, non ci sarà una crisi di governo”. (Corradino Mineo, Omnibus)
“E’ un incidente, se lo potevano risparmiare e la notizia ha oscurato la promozione del governo italiano in Europa sui conti pubblici. Dal punto di vista politico mi sembra un dettaglio rispetto al contesto”. (Antonio Rapisarda, Agorà)
“Non è stato solo un incidente, non sono schermaglie e non è un fatto da sottovalutare. Ci racconta anzi di una contesa fortissima all’interno della maggioranza dopo le regionali. C’è uno scontro tra Lega e Forza Italia sul consenso e sul potere”. (Angela Azzaro, Agorà)
“Sui passaggi delicati lavoriamo tutti in armonia e tutti compatti, mentre l’opposizione è sempre bianco, rosso e verde. Sicuramente è un inciampo, ma parliamo di un emendamento. Nulla di più”. (Elisabetta Gardini, Fratelli d’Italia, Agorà)
“Capisco che si vuole minimizzare, il problema è che dopo c’è stato il fallo di reazione sulla sanità in Calabria. Questa è la prova che c’è uno scontro severo nella maggioranza. Il governo (Marco Sarracino, Agorà)
“La verità è nel mezzo. Sicuramente è stato un incidente ma è anche la spia di due diverse anime che convivono nella destra. Da un lato un’anima liberale, dall’altra l’idea che rincorre bandierine ideologiche e simboliche”. (Salvatore Sica, Agorà)
“La maggioranza è in fibrillazione: ci sono troppe schermaglie che non consentono al governo di svolgere il lavoro al servizio del Paese. Non escludo che Giorgia Meloni voglia far saltare il banco” (Elena Bonetti, Azione, Coffee Break)
“La Lega radicalizzerà alcuni toni e alcuni temi per cercare di raccogliere consenso. Questo è il primo imbarazzo di Giorgia Meloni in Italia, l’altro è in Europa, perché ci aveva accusati di essere anti-italiani se non avessimo votato Fitto. Adesso chi è anti-italiano?” (Stefano Bonaccini, Partito Democratico, L’aria che tira)
“La Rai è stata occupata militarmente”. (Fabrizio Roncone, L’aria che tira)
“È meglio che non dica quante telefonate ricevevo da direttore del TG1… ne ho avute quattro, di cui due di Berlusconi, una di Napolitano, passata dal centralino perché non voleva far vedere che telefonava, e la quarta da Bersani”. (Augusto Minzolini, L’aria che tira)
“La diminuzione del canone era stata fatta senza avvisare la famiglia Berlusconi. La RAI potrebbe avere più spazi pubblicitari e danneggiare Mediaset”. (Claudio Cerasa, Tagadà)
“Questo governo attacca i giornali e aumenta i voti. Mi fa rabbia”. (Andrea Scanzi, Otto e mezzo)
“Siamo già nella palude… Meloni potrebbe far saltare il banco”. (Massimo Giannini, Otto e mezzo)
“Durante la discussione della manovra si discute, è normale”. (Mario Sechi, Otto e mezzo)
“Scioperi molto più numerosi con i governi di centrodestra” (Walter Rizzetto, Fratelli d’Italia, Tagadà)
“Garante è di parte. Uno sciopero ogni dieci giorni sarebbe stato peggio” (Pierpaolo Bombardieri, UIL, Tagadà)