“Aspetto il comunicato di denuncia della premier Meloni contro le scelte anti-italiane del suo vice Salvini”. Lo ha detto capodelegazione del Pd a Bruxelles, Nicola Zingaretti, intervistato da La Stampa, dopo il no della Lega alla Commissione von der Leyen.
Le parole di Nicola Zingaretti
Per quanto riguarda l’approvazione con numeri bassi, per Zingaretti “il tentativo del Partito popolare di allargare a destra la maggioranza è fallito. Rispetto a quando a luglio ci siamo espressi sul programma, la Commissione ha avuto meno voti, quindi è più debole e senza un chiaro indirizzo politico: per questo, come ha detto Elly Schlein, giudicheremo ogni scelta”.
Il Pd però alla fine ha votato a favore con FdI: “Noi abbiamo detto e ribadiamo con forza che combatteremo il nazionalismo in ogni sua forma”. E sul voto a favore “abbiamo evitato che, dopo sei mesi dal voto delle Europee, l’Unione non avesse un governo”. Perché se si fosse ricominciato da capo “nello scontro tra l’autocrazia proposta dalla coppia Trump-Musk e la democrazia europea, sarebbe stata la vittoria di Trump”.
E ancora: “Sulla possibilità per l’Ucraina di colpire in Russia ci sono nel Pd, come noto, opinioni diverse. Ma sulla risoluzione unitaria il partito ha votato compatto a favore”.
Cecilia Strada e Marco Tarquinio, che hanno votato contro, “sono indipendenti non iscritti al partito”. E a chi fa notare che sull’Ucraina il Pd mostra fatica a mostrarsi compatto replica: “Io ricordo critiche in passato contro un Pd monolitico che non lasciava spazio al pluralismo e alla ricchezza di idee. Quando questo pluralismo si esprime, allora non si fa che rimpiangere il monolite…”.