I combattimenti in Siria, il malore in campo di Edoardo Bove e le dimissioni di Tavares sono gli argomenti principali sulle prime pagine di oggi. “Siria, raid russi sui ribelli” titola il Corriere della Sera. La Repubblica invece apre sul malore di Bove: “Malore in campo, paura e lacrime per Bove”. Il Fatto Quotidiano dedica la prima pagina al centro migranti in Albania: “Tiran, piano B sul Cpr vuoto: prigione per detenuti albanesi”.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Siria, raid russi sui ribelli”. (Il Corriere della Sera)
“Il doppio errore da evitare”. L’editoriale di Sabino Cassese: “Due proposte di norme stanno andando avanti in Parlamento. Esse regolano il potere dello Stato nei confronti della galassia semipubblica e privata che lo circonda e l’opera della Corte dei conti. Entrambe le proposte sono giuste nelle finalità, ma sbagliate nei mezzi”.
L’intervista a Maurizio Lupi (Noi Moderati): “La nostra è una scommessa vinta. C’è da lavorare, ma questi due giorni hanno dimostrato che Noi Moderati sta crescendo qualitativamente”.
“Malore in campo, paura e lacrime per Bove”. (La Repubblica)
L’intervista all’ambasciatore italiano in Siria Stefano Ravagnan: “Ora più che mai la nostra presenza qui è necessaria: per aiutare la popolazione e parlare con tutti”.
“Siria, i raid russi non fermano la Jihad”. (La Stampa)
“L’arma della fame che fa morire Gaza”. L’editoriale di Francesca Mannocchi: “Tra saccheggi, bande armate e i limiti imposti da Israele la Unrwa sospende la consegna di aiuti attraverso il valico chiave di Kerem Shalom, mentre i palestinesi muoiono di stenti sotto le bombe”.
L’intervista a Luca Zaia: “La Consulta non ha bloccato la legge sull’Autonomia, ma purtroppo siamo nel Paese dove la più grande abilità è la mistificazione. La Corte ha sancito che nel momento dell’intesa è necessario coinvolgere il Parlamento e che non si deve procedere per blocchi di materie. È la prova che siamo sulla buona strada anche perché affronta il tema dei Lep che questo governo ha introdotto obbligatoriamente e che sono un fatto di civiltà”.
“Scuola, iscrizioni online per 1.3 milioni”. (Il Sole 24 Ore)
“Cristi Stellantis, Tavares lascia”. (Il Messaggero)
“Contributi ai partiti, le ipocrisie da superare”. L’editoriale di Alessandro Campi: “Sul tema del finanziamento ai partiti in Italia si ragiona quasi sempre sulla base di un’ambigua miscela di ipocrisia e illusione”.
L’intervista a Dario Nardella (Partito Democratico): “Sul finanziamento pubblico ai partiti penso che sia giusto riaprire in modo serio, trasparente e approfondito un dibattito pubblico. Nel 2013, da deputato, sono stato il primo firmatario di una proposta di legge per eliminare il finanziamento, tema sul quale intervenne poi il governo Letta che lo cancellò. Ma se tornassi indietro non la ripresenterei”.
“Stellantis licenzia Tavares”. (Il Giornale)
“Tiran, piano B sul Cpr vuoto: prigione per detenuti albanesi”. (Il Fatto Quotidiano)
L’intervista alla storica Eva Cantarella: “Se Meloni proclama in piazza di essere ‘donna, madre e italiana’, e sviluppa nel trittico Dio, Patria e Famiglia il proprio impegno civile, siamo oltre una cattiva notizia. E mi fa specie che non si capisca subito. Legare l’identità femminile alla condizione di madre è di per sé una cintura di contenimento civile. È un’oratoria regressiva ed è un fatto che alcune donne sono dichiaratamente antifemministe”.
“Salta il capo della Fiat”. (La Verità)
“Le case extra lusso dei camorristi rossi”. (Libero)