Le dimissioni di Carlos Tavares sono ancora la notizia principale sulle prime pagine di oggi. “Stellantis, caduta e tensioni” titola il Corriere della Sera. “Stellantis – è l’apertura del Giornale – Meloni blinda i lavoratori”. Il Fatto Quotidiano: “160 milioni a Tavares per i suoi fallimenti”.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Stellantis, caduta e tensioni”. (Il Corriere della Sera)
“Una crisi nella crisi”. L’editoriale di Daniele Manca: “La crisi Stellantis evidenziata dalle dimissioni del suo numero uno Carlos Tavares avrà molte conseguenze. Per affrontarle va evitato però un rischio: pensare che si tratti di una situazione comune all’intero settore automobilistico. È vero, ma solo in parte. Vero per le drammatiche evoluzioni che potrà avere, che ci riguardano e ci riguarderanno tutti. In termini sociali, di occupazione, di mancata ricchezza creata e per questo di potenziali nubi che si addensano sull’orizzonte europeo e nazionale”.
L’intervista a Carlo Calenda: “L’addio di Tavares? Un grande sollievo. Ha combinato solo disastri per l’Italia e per il gruppo Stellantis nel suo complesso. Ho reiterato la richiesta a Elkann di riferire subito in Parlamento sui piani industriali dell’azienda. Il Paese non può aspettare fino a metà 2025 il successore di Tavares per tornare al dialogo”.
“Stellantis, ora si cambia”. (La Repubblica)
“Auto, arriva il nuovo piano Ue”. (La Stampa)
L’editoriale di Mario Deaglio: “È una crisi globale, intervenga anche la Bce”.
L’intervista alla presidente della Georgia Salomé Zourabichvili: “La Russia sta conducendo una guerra ibrida contro la Georgia. Il mio Paese è sotto attacco. Si è manifestata attraverso elezioni fraudolente, propaganda sistematica, repressione, leggi illiberali. La Russia mira a distogliere la Georgia dal suo cammino europeo e a trascinarla contro la sua volontà dentro la sua sfera di influenza”.
“Stellantis cade sul caso Tavares”. (Il Sole 24 Ore)
“Meloni in campo su Stellantis”. (Il Messaggero)
“La democrazia non si difende con i giudici ma con il voto”. L’editoriale di Francesco Grillo: “Conviene provare a combattere gli estremismi politici in tribunale? E non nella competizione per il consenso degli elettori? Quale può essere una realistica regolamentazione dei media per vaccinare “società aperte” rispetto all’influenza di Stati stranieri che non si fanno scrupoli ad utilizzare la tecnologia per destabilizzare i propri avversari? Il caso estremo di un Paese dell’Unione Europea che condivide 600 chilometri di confine con l’Ucraina, può fornire indicazioni interessanti”.
“Stellantis, Meloni blinda i lavoratori”. (Il Giornale)
“Scuola guida”. (Il Manifesto)
“160 milioni a Tavares per i suoi fallimenti”. (Il Fatto Quotidiano)
“Joe Caligola”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Ora che Joe Caligola Biden ha graziato suo figlio Hunter, che rischiava una trentina d’anni di galera dopo essersi dichiarato colpevole di frode fiscale per 1,4 milioni di dollari e porto illegale di pistola, sarebbe interessante conoscere l’illuminato parere dei suoi trombettieri di casa nostra: quelli che intimavano a tutti di dichiararsi pro-Biden e anti-Trump”.
“Il premio per aver rovinato i dipendenti Fiat: 100 milioni”. (La Verità)
“I numeri che smontano tutte le balle di Landini”. (Libero)