Fisco: le lettere a proposito del Concordato preventivo inviate dall’Agenzia delle Entrate a milioni di contribuenti fanno storcere il naso a Matteo Salvini, innescando una nuova polemica all’interno della maggioranza. Il Ministro dell’Interno leghista bolla come intimidatorio lo strumento, costringendo il viceministro dell’Economia di FdI, Maurizio Leo, a difendere obiettivi e modalità informative volte a prevenire gli accertamenti.
Rottamazione a lungo termine: cos’è
Nemmeno il fatto che sulla massima poltrona dell’Economia sia seduto un ministro leghista frena Salvini, che propone un’alternativa secca: la rottamazione a lungo termine delle cartelle esattoriali.
Si tratta della “rottamazione quinquies”, proposta presentata il 27 novembre dai deputati del Carroccio. Un raddoppio della durata delle rateizzazioni: da 5 a 10 anni, 12 rate annuali, per un totale di 120 rate mensili. E decadenza del beneficio della rottamazione solo all’ottava rata non pagata, e non dopo la prima come ora.
Salvini: “Lettere concordato intimidatorie”
“Non ho condiviso né nel metodo né nel merito questo invio di milioni di lettere sotto Natale con un tono inquisitorio a gente che ha pagato le tasse”. Lo afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a proposito delle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate per l’adesione al concordato.
“Se c’è uno strumento che non funziona, e penso al concordato, non bisogna inseguire gli italiani, ma cambiare strumento. La proposta della Lega è quella che ha funzionato in passato, e penso possa farlo anche in futuro, cioè la rottamazione a lungo termine”, aggiunge Salvini.
Il viceministro Leo (FdI): “Rapporto collaborativo con i contribuenti”
“Da parte mia e del governo non c’è nessuna intenzione di vessare, minacciare o intimorire nessuno. L’obiettivo della riforma fiscale, a cui stiamo dando celere attuazione, va nella direzione di adottare comportamenti trasparenti dell’amministrazione finanziaria nell’ambito di un rapporto collaborativo con i contribuenti. In tal senso va l’informazione preventiva volta a evitare accertamenti”.
Così in una nota il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo. “Anche le lettere di recente inviate dall’Agenzia delle Entrate rientrano nell’ordinaria attività di comunicazione per segnalare eventuali anomalie riscontrate”.