Il numero 1 al mondo ha fatto discutere per l’outfit mostrato nel paddock del GP di Abu Dhabi dove è stato nel weekend
Anche nel paddock di Formula 1 si è preso la scena. A sventolare la bandiera a scacchi del GP di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione motoristica, c’era Jannik Sinner.
Il numero 1 al mondo del tennis ha trascorso la domenica da spettatore dell’ultima gara dell’anno, quella che ha visto la McLaren vincere il titolo mondiale costruttori, nonostante la grande rimonta di Leclerc (da penultimo a terzo). Proprio il monegasco è stato tra i piloti che ha incontrato Sinner: abbracci e foto di rito per i due con il tennista che ha fatto visita anche al box Ferrari e si è intrattenuto con i meccanici.
Anche lontano dalla rete, il campione italiano è stato protagonista assoluto: la sua presenza nel paddock ha calamitato l’attenzione di fotografi, giornalisti e curiosi. In particolare ad accendere le discussioni è stata la giacca indossata da Sinner nella sua visita. Una giacca firmata Gucci che ha subito incuriosito i fan che si sono sbizzarriti alla ricerca del prezzo: quasi tremila euro, per la precisione 2.950.
La casa di moda italiana figura tra le aziende di cui Sinner è testimonial e non sorprende quindi che il tennista indossasse un capo firmato da Gucci. Questo però non ha frenato le polemiche con qualcuno che ha tirato in ballo anche il caso doping. Sui social la discussione è stata accesa.
Sinner, la giacca fa discutere: cosa è successo
Qualche tifoso (non certo ammiratore di Sinner da quel che ha scritto) ha voluto mettere in relazione la positività del tennista italiano con la sponsorizzazione dell’azienda italiana e non solo.
Qualcuno, infatti, si chiede perché alcune aziende abbiano scelto di continuare ad avere Sinner come testimonial anche se è risultato positivo al doping. C’è anche chi tira in ballo il caso Sharapova, squalificata per un anno e tre mesi dopo aver fallito un test antidoping. Con lei qualche azienda ha annullato il contratto. Facile individuare le differenze tra i due casi, considerando che – in attesa della sentenza del Tas di Losanna – Sinner non è stato squalificato ed, anzi, è stato assolto dall’Itia.
Questo però non ha frenato gli accusatori seriali sui social che hanno preso come pretesto la giacca indossata ad Abu Dhabi per criticare ancora una volta il numero 1 al mondo. Un Sinner che però ormai ha fatto il callo alla critiche e si gode il suo successo e l’ammirazione di molti. Anche nei box di F1.