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Cosa c’è nella Manovra? Dalla web tax per i giganti ai limiti sui prelievi dei contanti

“Verso la manovra, web tax solo per i giganti. La partita, da oggi, si gioca in Commissione Bilancio dove partirà una vera e propria corsa contro il tempo per chiudere il voto entro sabato prossimo per portare il testo della manovra in Aula entro il 18”, questo quanto scrive il Quotidiano Nazionale.

La manovra e la Web Tax

Sulla web tax, scrive il giornalista Antonio Troise, è passata ‘’la linea azzurra’’. La web tax verrà “limitata ai gruppi che superano i 750 milioni di euro di valore e quindi solamente ai giganti della rete, escludendo le start up, le piccole imprese e il mondo dell’editoria”. Lo si legge, scrive ancora Troise, in una nota dei capigruppo di Forza Italia.

La decisione è emersa dal vertice di maggioranza convocato dalla premier, Giorgia Meloni, prima della riunione del Consiglio dei ministri. Attorno al tavolo, sottolinea Troise, i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

Al termine la nota di Palazzo Chigi parla di un “clima molto collaborativo che ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. Nella manovra è anche compresa la stretta doganale su oro e contanti, per cui sarà imposta la soglia a 10 mila euro.

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Cosa c’è nella Manovra? Dalla web tax per i giganti ai limiti per i prelievi dei contanti FOTO ANSA – Blitz quotidiano

Spiega Alessandro Galimberti sul Sole 24 ore, che il decreto recepisce il regolamento Ue e comprende tutti i titoli al portatore: “Nella sfera del “contante” – con obbligo di dichiarazione doganale – entrano tutti gli strumenti negoziabili al portatore che non prevedono di dover provare l’identità o il diritto di disporne: dai traveller’s cheque agli assegni, i vaglia cambiari, ordini di pagamento senza nome del beneficiario, girati senza restrizioni, a favore di un beneficiario fittizio, o emessi in forma tale che il diritto passi all’atto della consegna.  Sono equiparate al contante le monete con un tenore in oro di almeno il 90%; e i lingotti sotto forma di barre, pepite o aggregati con un tenore in oro di almeno il 99,5 %. Oltre alle carte prepagate che contengono valore in moneta o liquidità o vi danno accesso o che possono essere usate per pagare, per l’acquisto o per la restituzione di valuta, se non è collegata a un conto corrente”.

Irpef, Flat Tax e incentivi

Troise del Quotidiano Nazionale quindi sintetizza altri punti della manovra.

  • Slitta a gennaio, probabilmente con un decreto, la riduzione dell’aliquota intermedia dell’Irpef per il ceto medio. L’obiettivo è di tagliare di due punti l’aliquota intermedia del 35%. Ma dal ministero dell’Economia è scattato, per ora, il disco rosso agli emendamenti condivisi da tutti i partiti del centrodestra: Molto dipenderà dall’esito del concordato preventivo biennale che scade giovedì prossimo. Finora sarebbero stati incassati 1,3 miliardi ma ce ne vorrebbero almeno il doppio per ridurre dal 35 al 33% la seconda aliquota ed elevare lo scaglione dei redditi cui si riferisce da 50 a 60 mila euro.
  • Flat tax. I lavoratori dipendenti che hanno anche redditi da prestazioni professionali autonome potranno avere su queste ultime l’applicazione della flat tax se il reddito da lavoro dipendente non supera i 35.000 euro. Oggi il tetto è fissato a 30.000 euro. L’aliquota attualmente prevista è al 15%. Ma la Lega non ha ancora abbandonato l’idea di riaprire i termini della rottamazione.
  • Non ci dovrebbero essere limitazioni al turn over per le Forze dell’Ordine e per il personale degli Enti locali e i ricercatori.
  • Sconto fiscale alle imprese che investono i loro guadagni in azienda e assumono, con un taglio dell’Ires del 4%, che farebbe scendere l’imposta dal 24% a 20%. Le risorse necessarie, pari a 400 milioni di euro, saranno reperite attraverso un contributo preso dalle banche e dalle assicurazioni.
  • Si va verso una tassazione del 5% per gli straordinari degli infermieri. Prevista l’introduzione, per la prima volta, di un compenso da 500 euro agli specializzandi di area sanitaria (veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi, ecc.). Un modo per aumentare le retribuzioni del personale sanitario e aumentare in questa maniera la produttività.
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