Addio al tormentone estivo: quest’anno non arriva ma nessuno ne sente la mancanza

Pubblicato il 7 Agosto 2009 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

Sono forse finiti i tempi di canzoni come la “Macarena” o “Chihuahua”?  Quest’anno il tormentone estivo ancora non arriva e rischia di non arrivare mai. Stanno cambiando i tempi, le radio e le televisioni musicali sono sempre più messe da parte per lasciar spazio ad internet, in modo che ognuno possa crearsi il proprio tormentone estivo personale.

Una tradizione partita negli anni ’60 con i pezzi da spiaggia di Vianello per poi proseguire negli anni ’80 con i Righeira, fino ad arrivare a cavallo tra gli anni’90 ed il 2.000, quando cantanti e gruppi come Ricky Martin, Las Ketchup e Giusy Ferreri spopolavano ogni estate con i propri pezzi, passati in radio ogni 10 minuti.

Il tormentone sta sparendo e lo fa in punta di piedi, nessuno ne sente la mancanza, anche perché accendere la radio e trovare sempre la stessa canzone non è più consuetudine dell’ascoltatore tipo, il quale al giorno d’oggi, attraverso iPod, Cd e Mp3, si crea la propria playlist personale.

Ma a questo punto il dubbio sorge: sta sparendo solo il tormentone oppure è un discorso che può essere allargato a tutta la musica commerciale? Secondo alcune indagini condotte da Music control, sembrerebbe esserci un ritorno al passato, una sorta di nostalgia musicale che pervade gli ascoltatori.

I più giovani magari si accontentano di gruppi simbolo degli anni ’90, anche senza fare distinzione tra i vari generi, come se si fosse rimasti attaccati ad un’epoca. E non importa se si tratta di Madonna, U2, Nirvana, Dream Theater o Vasco Rossi, pop, rock, dance o latino americano. Per i più “datati” c’è poi sempre la fonte infinita dove pescare, quella degli anni 70 e 80.

Il tormentone sparisce ma allo stesso tempo rimane, lo fa in un modo diverso, lo fa senza spopolare sulle spiagge o in radio, lo fa senza fini economici. In fin dei conti la musica è bella perché varia e quindi ognuno può scegliere la propria canzone dell’estate.