Affaire Clearstream, via al processo all’ex primo ministro francese Villepin: “Sono qui per colpa di Sarkozy”

Dominique de Villepin è alla sbarra per l’affaire Clearstream, il falso dossier che avrebbe dovuto bloccare l’ascesa al potere di Nicolas Sarkozy. Per il primo giorno di udienza, l’ex primo ministro francese si è presentato in abito blu, camicia bianca e cravatta sobria.

Il rivale per eccellenza di Sarkozy all’Eliseo per la successione a Jacques Chirac si è presentato al banco degli imputi “pronto ad aprire di nuovo le sue ostilità”, come ha scritto il quotidiano francese Le Monde. L’ex leader di centrodestra è coinvolto in una storia di tangenti che risale al 2004, quando Sarkozy era ministro dell’Economia e Villepin a capo degli Esteri.

Secondo quanto contestato all’ex premier la lista dei conti di chi beneficiava di alcune mazzette presso la Clearstream, istituto finanziario del Lussemburgo, venne falsificata e poi trasmessa al giudice Renaud Van Ruymbeke da un uomo molto vicino a Villepin, Jean-Louis Gergorin.

Quello che è stato definito il processo del XXI secolo mette a dura prova la tenacia del 55enne che rischia fino a cinque anni di carcere e multa da 45mila euro per falsificazione di documenti, ricettazione e abuso di fiducia. Villepin non si dà per vinto: «Sono qui a causa delle volontà di un solo uomo, a causa dell’accanita volontà di un solo uomo, Nicolas Sarkozy, che è anche presidente della Repubblica francese. Ne uscirò come un uomo libero e scagionato, so che la verità prevarrà», ha dichiarato.

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