La classe media americana ha problemi finanziari per quello che il docente di economia alla Duke University, Thomas Naylor, definisce un eccesso di ‘‘affluenza”, ovvero la rincorsa ai vestiti firmati, i Suv, le ville, i ristoranti costosi.
La sua tesi, esposta nel libro appunto intitolato proprio con la parola italiana, ”Affluenza”, sostiene che questa è «una dolorosa e contagiosa condizione sociale per cui alla fine la gente si sente schiacciata dai debiti e preda di ansia per l’incessabile desiderio di avere di più».
Non è d’accordo la scrittrice Amelia Warren Tyagi, secondo cui le spese per il vestiario e l’alimentazione sono in realtà diminuite. C’è stato sempre un abuso delle carte di credito, rileva la Tyagi, ma le tre principali cause per i disastri finanziari delle famiglie sono la perdita del lavoro, le spese sanitarie e i divorzi.
Per la sociologa del Boston College Juliet Schor, le tesi di Naylor e Tyagi si intrecciano nel momento in cui i beni di consumo diventano sempre più a buon mercato. La Schor sostiene che le famiglie comprano più beni di consumo a basso prezzo anche se fanno fatica a pagare per il college dei figli, le assicurazioni e la cura dei bambini.