Il nuovo attacco ai soldati italiani in Afghanistan nella provincia di Herat ha lasciato due militari feriti, ma in modo lieve, rispettivamente al braccio e al collo. In quella stessa zona era stato ferito dai ribelli un altro paracadutista.
Il nostro contingente «è stato colpito dai miliziani con armi portatili mentre era distribuiva aiuti umanitari e dava assistenza medica alla popolazione, richiesta dagli stessi anziani dei villaggi dell’area», come spiega il Maggiore Marco Amoriello
Erano di pattuglia sulla strada tra Herat e Farah, hanno risposto all’attacco. A supportare i paracadutisti «è intervenuta anche una coppia di cacciabombardieri A10, che ha garantito la copertura aerea».
Nonostante le pressioni politiche e la tensione nazionale per i parà caduti, alla luce di questo nuovo episodio Silvio Berlusconi non ha cambiato idea sulla missione in Afghanistan: «Non cambia nulla, l’Italia va avanti naturalmente: noi siamo lì in maniera assolutamente determinata con un voto del Parlamento e assieme ai nostri alleati».