Le crescenti attività belliche dei Talebani nell’Afghanistan meridionale sono rese possibili in parte dall’appoggio diretto di elementi dei servizi segreti militari pakistani nonostante le smentite del governo di Islamabad, secondo quanto dichiarato al New York Times da funzionari governativi americani.
Gli aiuti ai Talebani consistono in denaro, forniture militari e consulenza strategica per metterli in condizione di far fronte alle forze internazionali che presto includeranno altri 17 mila soldati americani.
L’assistenza ai Talebani – scrive il New York Times – è coordinata da elementi della misteriosa S Wing dei servizi segreti pakistani, la Direzione dei Servizi di Informazione (ISI). È stato accertato che elementi dell’ISI incontrano regolarmente comandanti Talebani per discutere se intensificare o diminuire l’attività bellica prima delle elezioni in Afghanistan previste in agosto.
I funzionari governativi americani hanno dichiarato che la prova dei contatti tra i Talebani e spie pakistane è stata ottenuta tramite sorveglianza elettronica e rapporti di informatori infiltrati.