Afghanistan/ Il Pentagono si inventa la licenza di uccidere i trafficanti di droga

Il Pentagono ha inserito 50 afghani, ritenuti narcotrafficanti legati ai talebani, nella lista dei bersagli da “catturare o uccidere”. Lo indica il New York Times, citando fonti del Congresso e sottolineando che si tratta
di una possibile svolta nella strategia militare americana per la lotta al traffico di droga in Afghanistan.

Secondo un rapporto riservato del Pentagono al Congresso, ottenuto dal quotidiano, i generali statunitensi in Afghanistan hanno messo a punto una lista di 367 personaggi per i quali i militari hanno una sostanziale licenza d’uccidere. In gran parte si tratta di capi talebani, ma per la prima volta anche 50 narcotrafficanti emergono come bersagli per i quali sono ammesse le stesse modalità di cattura e uccisione previste per i leader della guerriglia e i terroristi.

Due generali ascoltati dal Congresso, dei quali non sono state rese note le identità, secondo il New York Times hanno sostenuto che la pratica è legale nell’ambito delle regole d’ingaggio in Afghanistan e delle leggi internazionali.

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