Afghanistan, talebani presenti nel 97% del paese, lo rivela uno studio

La presenza dei Talebani in Afghanistan a otto anni dalla loro cacciata dal potere, si estende oggi in quasi tutto il Paese, secondo quanto valuta un rapporto dell’Icos (International Council on security and development).

Così come dimostrato sul campo dal numero crescente di vittime sia tra i militari che tra i civili, l’Icos traccia una mappa del Paese da cui emerge che le attività dei talebani si estendono sul 97% del territorio afghano. Un’immagine ancora peggiore di quella fornita dal governo di Kabul, che nel mese di agosto aveva pubblicato una mappa in cui fissava nel 50% la parte di territorio nazionale un alto rischio di attacchi o sotto controllo talebano. Le attività dei Talebani hanno avuto un incremento in coincidenza con il processo elettorale culminato nella consultazione di agosto.

Ora, dopo l’ottimismo dei giorni del voto, le accuse di brogli rischiano di innescare un’incertezza politica ancora maggiore. Nel rapporto si evidenzia come nell’80% dell’Afghanistan si sia verificata una media di un attacco o più a settimana dal gennaio 2009, mentre in un altro 17% ci sono stati uno o più attacchi al mese. L’anno scorso la stessa organizzazione aveva pubblicato una mappa che aveva registrato una presenza permanente dei talebani nel 72% del Paese e una presenza sostanziale in un altro 21%. In particolare lo studio dell’Icos segnala un brusco aumento di attività degli insorti in aree del nord, in precedenza considerate abbastanza sicure, come le province di Balkh e Kunduz.

Gestione cookie