Al Jazeera/ Riuscirà il primo canale arabo a conquistare anche gli americani? Dal primo luglio la rete sbarca a Washington

“Al  Jazeera” allarga i suoi confini. È il primo canale arabo, con 53 milioni di spettatori a fronte dei 70 milioni della Cnn, e la sua rete in inglese è seguita da 140 milioni di famiglie in oltre 100 paesi. Con 800 giornalisti di oltre 60 nazionalità e 69 sedi nel pianeta, dal 1 luglio la rete inizierà a trasmettere anche da Washington.

Come afferma il manager di Al Jazeera English, Tony Burman, «la volontà del presidente Obama di aprire nuovamente gli Usa al mondo può suscitare in America una grande sete di informazione internazionale».

C’è però un ostacolo da superare per conquistare il mercato americano. La fama di canale pieno di pregiudizi verso il mondo occidentale. Un esempio è rappresentato da Taysir Alouni, il reporter che intervistò Osama Bin Laden dopo l’11 settembre, e che è tuttora agli arresti a Madrid per aver trasportato denaro a favore di Al Qaeda. Poi il caso controverso del cameraman dell’emittente, arrestato nel 2001 in Afghanistan e rimasto per 6 anni a Guantanamo senza accuse formali. Peraltro la rete è stata l’unica ad avere reporter nel campo israeliano come in quello palestinese durante il conflitto di gennaio a Gaza.

L’obiettivo, secondo Burman, è offrire a spettatori stanchi della tradizionale prospettiva dei media occidentali, una visione più globale del mondo. Proposito che lascia molti dubbi in Cliff Kincaid, direttore del network conservatore “Accuracy in media”: «Fin dal principio – dice – Al Jazeera è stata profondamente anti-americana, se non portavoce dei terroristi di Al Quaeda». Barman nega ogni legame con la rete del terrore e rivendica la piena libertà da censure o controlli governativi del canale di informazione, che è di proprietà dell’emiro del Qatar, paese certo non ostile agli Usa e al sistema di vita occidentale.

L’ingresso di Al Jazeera in nord America, in cui il canale in inglese già registra il 60 per cento del suo traffico on line, avverrà attraverso un network via cavo di canali internazionali.

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