Al Qaeda recluta occidentali anti-Assad in Siria per attacchi in loro Paesi

Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Reclute di Al Qaeda

Reclute di Al Qaeda

USA, NEW YORK – E’ l’ultima sfida di al Qaeda: reclutare giovani americani ed europei che vanno in Siria a combattere il regime di Assad per trasformarli in potenziali e pericolosi terroristi una volta rientrati in patria, capaci di portare a termine clamorosi attentati. A lanciare l’allarme e’ il New York Times, che cita fonti dell’intelligence Usa.

Ma lo stesso numero uno dell’Fbi, James Comey, non nasconde l’esistenza di grandi preoccupazioni all’interno dell’amministrazione statunitense, ammettendo che il controllo degli americani tornati dal Paese mediorientale o interessati a raggiungerlo e’ ormai da tempo una delle priorita’ assolute dell’antiterrorismo di tutti i Paesi occidentali. Insomma, il rischio che cittadini americani ed europei (quasi tutti di religione musulmana) avventuratisi in Siria per partecipare alla guerra civile a fianco di ribelli vengano ‘agganciati’ dai gruppi del fondamentalismo islamico e’ reale.

Come il timore di un loro ritorno a casa dopo essere stati indottrinati per mesi dai gruppi jihadisti ed aver ricevuto un addestramento intensivo di tipo paramilitare nei campi di al Qaeda. Per questo l’Fbi terrebbe gia’ sotto controllo, 24 ore su 24, tutti gli americani rientrati dopo un periodo in Siria. Con i servizi che hanno captato segnali allarmanti attraverso numerose intercettazioni telefoniche e un’intensa attivita’ di ‘spionaggio’ sul web, soprattutto per quel che riguarda i messaggi postati sui social media.

Secondo i dati a disposizione delle autorita’ Usa, sono almeno 70 i cittadini statunitensi votati alla causa dei ribelli siriani, e che si sono recati in Siria o hanno tentato di farlo dall’inizio della guerra civile, in corso oramai da tre anni. E la maggior parte di loro e’ ancora nel Paese mediorientale. Gli europei in Siria, invece, sono molti di piu’: circa 1.200. In tanti sono gia’ tornati nel proprio Paese. Altri – secondo fonti dell’antiterrorismo dell’Unione Europea – continuerebbero a fare avanti e indietro.

Gli 007 assicurano che  la campagna di reclutamento avviata dai gruppi legati ad al Qaeda in Siria stia ancora muovendo i primi passi. Ma la pianificazione di attacchi al di fuori dei confini della Siria ricorrendo ai combattenti di origine occidentale potrebbe gia’ essere in atto. Del resto il numero uno dell’Fbi ha ribadito quello che i vertici dei servizi Usa vanno ripetendo da tempo: nonostante il ricorso di potenti mezzi di sorveglianza e i numerosi attacchi coi droni condotti in Pakistan e Yemen, la minaccia di al Qaeda in Africa e in Medio Oriente si sta diffondendo come una metastasi.