Alessandria, uomo ucciso a sprangate, l'ex moglie: "Meglio la prigione che le violenze"

ALESSANDRIA – Meglio la prigione che morire giorno dopo giorno. E' questa una delle frasi chiave che Monia Nobile, 34 anni e il patrigno Paolo Belardo, 59 anni, hanno ripetuto agli inquirenti per spiegare perche' hanno deciso di uccidere l'ex marito di lei, Gianpierluigi Cannetti, 35 anni. Un delitto compiuto nella notte tra sabato e domenica ad Alessandria. Dopo averlo assassinato, i due lo hanno nascosto in un bidone di olio minerale in garage. Un passato, dunque, di violenza e una serie di fatti recenti, su cui e' mantenuto uno stretto riserbo, sarebbero la molla che hanno spinto all'assassinio. Difesi dagli avvocati Giuseppe e Antonio Bernardo, i due indagati sono in stato di fermo per omicidio volontario pluriaggravato. Oggi sono stati sentiti dal gip nell'udienza di convalida. Entrambi hanno ripetuto sostanzialmente il movente gia' dichiarato martedi' scorso, quando si sono presentati a palazzo di giustizia confessando di avere ucciso Cannetti e indicando dove si trovava il corpo. Una vicenda che parte da lontano, quando la coppia abitava in Sicilia: Cannetti che rompe la lapide della tomba del padre della moglie e da' fuoco alla casa con dentro la donna e il loro bambino; l'imposizione a Belardo, che in quel periodo lavorava in Germania, di versargli 500 euro al mese. E poi ancora le minacce (del tipo ''Se torni in Sicilia, ti ammazzo'') rivolte al patrigno della donna che subi' anche un' aggressione che lo fece finire in ospedale. Ad un certo punto la Nobile fugge, si nasconde, poi si stabilisce in Alessandria, ma mantenendo la residenza in un'altra localita'. L'ex marito dopo un po' di tempo riesce a trovarla e la raggiunge, tentando un riavvicinamento. Nel frattempo il figlio della coppia e' affidato a lui e ai suoi genitori in Sicilia. Inizia un periodo di relativa calma: lei soffre per la lontananza del figlio, lui, il Cannetti, raggiunge Alessandria sempre piu' spesso, ma nell'ultimo mese, la situazione precipita di nuovo. Sabato sera gli ex coniugi escono con un gruppo di amici, pare abbiano l'ennesima discussione. Lui, pare dopo aver bevuto un po' troppo, rientra verso le due e va a dormire. Qualche ora dopo l'omicidio. Sul fronte delle indagini i carabinieri stanno ascoltando altre persone perche' ci sono ancora aspetti da chiarire.

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