Alfano: "Sulla riforma della Giustizia andremo avanti anche da soli"

ROMA – Sulle riforme ''abbiamo il dovere di andare avanti''. Dopo quella della scuola tocchera' alla giustizia, al fisco e all'architettura dello Stato. In particolare, sulla giustizia ''andremo avanti anche da soli, se gli altri sono sordi''. Cosi', il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in un'intervista al Quotidiano Nazionale commenta le prossime azioni che il governo intende mettere in cantiere. ''Per un giusto processo – aggiunge Alfano, riferendosi alla riforma della giustizia – e' necessario che pm e avvocati siano equidistanti dal giudice: e' il principio su cui si fonda la separazione delle carriere''. Altro cardine della riforma e' la responsabilita' civile dei magistrati. ''Chi sbaglia paga – afferma il ministro – ma non sara' punitiva per le toghe''. Il ministro commenta anche le aspettative sull'esito delle elezioni amministrative dicendo di non temere l'appuntamento, dopo aver ''superato brillantemente europee e regionali''. Infine, riferendosi ai timori che la riforma della giustizia possa pregiudicare il processo sulla strage di Viareggio, tranquillizza affermando che si procedera' per reati gravissimi, omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, ''puniti con pene severe che si prescrivevano in un tempo lontano – conclude – . Le modifiche hanno poi effetti limitati''.

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