ALITALIA: ACCORDO RAGGIUNTO CON TUTTI I SINDACATI

Anche dalle sigle autonome SdL e Avia, che rappresentano la maggioranza degli assistenti di volo, è arrivato il sì all’accordo sul piano di salvataggio per Alitalia nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi. Adesso il protocollo è completo: tutte le sigle sindacali hanno accettato l’offerta della Cai, con la mediazione del governo.

"Nessun trionfalismo". "Non c’è nessun trionfalismo né soddisfazione per come si è sviluppata e conclusa questa vicenda", ha affermato il coordinatore nazionale dello Sdl, Fabrizio Tomaselli, nella conferenza stampa seguita alla firma degli accordi. Lo stesso atteggiamento da parte del presidente dell’Avia, Antonio Divietri: "Abbiamo firmato ma non c’è nulla da festeggiare. Un collega su tre dovrà andare a casa. C’è gente che perde il posto e che soffre". Quella di oggi, ha precisato Tomaselli, "è una firma tecnica da valutare e verificare con i lavoratori e, eventualmente, da confermare".

La soddisfazione di Berlusconi. Molta più soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai microfoni del Tg1: "Abbiamo trovato capitali importanti: hanno fatto un piano industriale possibile, e poi c’è stata questa trattativa che è andata a sbattere contro dei privilegi, diciamo così, che si erano cristallizzati lungo tanti anni. Ce n’erano di impossibili per una gestione positiva dell’azienda".

La scelta del partner straniero. A questo punto, l’altra urgente questione sul tappeto è la scelta del partner straniero e delle modalità di partecipazione. In campo ci sono Lufthansa ed Air France. Anche se non ufficialmente, ciascuna delle due compagnie si è fatta avanti: le offerte sono molto diverse e hanno avuto anche una prima valutazione da parte dei sindacati.

Lufthansa: "Monitoriamo". Le dichiarazioni di Lufthansa, che aspira a una quota del 49% della nuova Alitalia, sembrano piuttosto fiduciose: "Il mercato italiano è per noi molto interessante e anche importante – ha detto stamane in un’intervista al quotidiano online Affaritaliani.it la portavoce corporate della compagnia tedesca Claudia Lange – continuiamo a osservare la situazione molto da vicino. Seguiamo con attenzione gli sviluppi del caso Alitalia e le notizie dall’Italia. Giorno per giorno e ora per ora. Ma al momento non possiamo rilasciare altri commenti sugli attuali sviluppi".

Air France e Malpensa. Questo non significa che sia stata accantonata la soluzione Air France, che aprirebbe però uno scenario problematico a Malpensa. La compagnia aerea francese infatti si concentrerebbe su Fiumicino: gli amministratori lombardi e gli esponenti della Lega chiedono da tempo, in questo caso, che Malpensa possa organizzarsi autonomamente, concludendo accordi con altre compagnie.

Berlusconi: "Non spetta al governo decidere". Tuttavia Berlusconi ha ribadito oggi che la scelta non è affare del governo: "Adesso spetta a questa nuova compagnia decidere qual è l’alleato migliore. Certamente dev’essere un alleato internazionale. Lasciamo decidere a loro, che sono persone capaci, e lo dimostrano con le imprese che hanno messo in piedi e che gestiscono in modo positivo". Il governo "adesso si tira indietro – ha insistito – quello che doveva essere fatto è stato fatto, ora sono gli imprenditori a prendere le decisioni più logiche nell’interesse di Alitalia e del Paese".

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