ALITALIA: ADESSO BASTA

di Pietro

Adesso però basta. I piloti avranno le loro ottime ragioni per scioperare, far fallire finalmente una società che non è nazionale ma municipale (romana), ma terrorizzare anche gli ultimi superstiti passeggeri che, come te, sono affezionati al marchio, mi sembra davvero troppo. Se siete stressati un po’ è anche colpa vostra, cari piloti e assistenti di volo, che avete munto una vacca già morta e che adesso cercate pure di dettare condizioni. Se siamo arrivati questa situazione per cui qualcuno vi tieni in pugno ci sarà un motivo. Ma le minacce e il terrorismo psicologico su chi vola è davvero di cattivo gusto. Ieri ho sentito qualcuno del personale che spiegava che voi avete un sogno, che non volete svilire le vostre professioni, ebbene, rimanete a casa a sognare, ma date una risposta chiara e definitiva: no. Così ci leviamo da questa agonia ridicola (ancora una volta) per l’Italia nel mondo. La facciamo finalmente fallire (con un ritardo di 14 anni), vendiamo gli slot e voliamo con aerei più sicuri e personale che finalmente sa parlare inglese ed è spesso anche più gentile. Ma facciamola finita di andare a fare la passerella in tv. Chi non ha privilegi ha bisogno di efficienza, sicurezza, puntualità e cortesia. In Alitalia, da Linate a Roma non sono mai arrivato puntuale, se ho fatto scalo a Fiumicino una volta su tre mi hanno perso la valigia (nemmeno fosse Jfk). Ha fatto il suo tempo e il loro personale è rimasto a una mentalità municipale che non può più competere con il mondo globale. Provate a viaggiare con Emirates o anche con Thai e capirete che di Alitalia e i suoi ingenti sperperi non abbiamo più bisogno.

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