ALITALIA, BERLUSCONI: ”SE TRATTATIVA FALLISCE ADDIO GARANZIE SU ESUBERI”

”Se la trattativa fallisse per un «egoismo irragionevole”, il governo non potrebbe «garantire» a tutti i 20 mila lavoratori di Alitalia quanto promesso ai 3.250 esuberi previsti dal piano di salvataggio e vi dovrebbe essere dunque una «drastica» riduzione di sostegni e rimborsi. Lo ha detto Silvio Berlusconi, a proposito della trattativa su Alitalia, sottolineando che le parti in causa «devono considerare anche questo». Il premier torna dunque a fare la voce grossa dopo che già lunedì sera a «Porta a Porta» aveva attaccato i sindacati parlando di difesa dei privilegi e spiegando che la sola alternativa all’accordo con Cai sarebbe il fallimento della compagnia di bandiera.

INCONTRO ANNULLATO – Un vero e proprio ultimatum, quello del Cavaliere. Nel frattempo è saltata la riunione tra le nove sigle intersindacali dei lavoratori Alitalia, inizialmente annunciata per quest’oggi. L’incontro era stato deciso lunedì notte dopo una lunga serie di incontri tra governo, sindacati e la Cai, la società che ha presentato un’offerta per rilevare una parte degli asset della compagnia di bandiera, condizionandola però a un accordo preventivo con le organizzazioni sindacali. Intanto giunge la notizia dell’arrivo alla sede della Magliana degli agenti del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che ha acquisito i bilanci consolidati degli ultimi dieci anni e altra documentazione, nell’ambito dell’inchiesta della procura aperta dopo la dichiarazione di insolvenza della compagnia di bandiera.

UN LUNEDI’ DI TRATTATIVE – Per tutta la giornata di lunedì al ministero del Lavoro e a Palazzo Chigi si sono svolte numerose riunioni che però hanno visto incontrarsi separatamente i sindacati confederali e le associazioni professionali di piloti e assistenti di volo. A tarda sera era stata concordata una riunione a nove per trovare una posizione comune da presentare alla Cai e al governo nell’incontro che dovrebbe essere convocato dall’esecutivo per mercoledì o giovedì, prima del consiglio di amministrazione di Cai, previsto per giovedì. Alla base del rinvio ci sono probabilmente ragioni tattiche: i rappresentanti dei lavoratori vorrebbero avere più tempo per valutare il piano e non essere costretti a decidere in tempi stretti solo per rispettare le scadenze decise dalla Cai.

CAUTO OTTIMISMO – Quanto alla possibilità che un’intesa venga raggiunta, qualche spiraglio arriva dai sindacati confederali. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, spiega che il lavoro grosso è ora nella definizione del contratto di lavoro, che dovrà prevedere il mantenimento degli attuali livelli salariali: «Il nostro slogan è : vogliamo lavorare meglio, anche di più, ma guadagnare lo stesso stipendio». Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, fa invece sapere che le percentuali di buona riuscita nella trattativa sono «buone ma non il 100%» e alle controparti chiede che ai lavoratori venga garantita soprattutto certezze: «Dobbiamo essere sicuri che facciamo sacrifici a fronte di impegni affidabili».

«FALLIMENTO? UNA LIBERAZIONE» – Intanto il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, uno dei più seguiti dirigenti ex ds del Nord Italia, commenta l’eventualità di un fallimento di Alitalia, evocata anche dal premier Silvio Berlusconi lunedì sera: per il sistema aeroportuale milanese, secondo il capo di Palazzo Isimbardi, il collasso della compagnia «non sarebbe una tragedia». Anzi: «Potrebbe essere addirittura un 25 aprile, il giorno della liberazione in cui ci liberiamo da chi in questi anni ha messo le mani alla gola del sistema aeroportuale milanese e lo ha soffocato».

«BERLUSCONI DICE SCIOCCHEZZE» – Intanto dal ministro ombra dell’Economia, Pierluigi Bersani, arriva la replica a Berlusconi, che aveva scaricato sui sindacati la responsabilità di un eventuale fallimento delle trattative, accusando in particolare la Cgil di agire dietro pressioni politiche del centrosinistra: «Le affermazioni di Berlusconi sono senza capo nè coda, la nostra esperienza di governo non è stata senza problemi con il sindacato. A noi minacciarono scioperi generali per molto meno di quello che sta accadendo adesso in economia. Dire che i sindacati sono a servizio di Tizio e Caio è una sciocchezza e corrisponde all’idea del premier di scaricare i problemi secondo la logica per cui a lui vanno gli applausi e agli altri le corna». Per Bersani l’unica differenza tra il Pd e il centrodestra è che «noi abbiamo sensibilità verso il mondo del lavoro, pur essendo intenzionati a cancellare i privilegi».

COMMISSARIATE AZ EXPRESS E VOLARE – Continuano intanto le procedure per arrivare alla dismissione di Alitalia. Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria le società Alitalia Express e Volare, entrambe detenute da Alitalia spa, già commissariata. Il professor Augusto Fantozzi, già commissario di Alitalia, è stato nominato commissario straordinario anche di Alitalia Express e Volare.

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