ALITALIA SUL MERCATO: ENAC, ”PIANO ENTRO GIOVEDI O STOP AI VOLI”, I PILOTI, ”SIAMO STRESSATI”

Alitalia ha i giorni contati. Sul destino della compagnia pesano l’ultimatum del presidente dell’Enac Vito Riggio e gli interrogativi sull’esito dell’asta online lanciata dal commissario straordinario Augusto Fantozzi. A tutto ciò va aggiunto l’allarme dei piloti lanciato dal presidente dell’Anpac Fabio Berti. La sicurezza del volo «è il tema per cui noi piloti esistiamo, e lottiamo per garantire qualità ai passeggeri, per dare loro sicurezza. Sembra però che qualcuno voglia creare un’azienda che produce delle forme di pressioni psicologiche gravissime sui piloti che portano anche ad incidenti aerei» ha detto Berti.

ULTIMATUM E SCADENZE- L’allarme dei piloti arriva a poche ore dall’ennesimo ultimatum per la compagnia. Il commissario straordinario Augusto Fantozzi dovrà presentare all’Enac, entro giovedì 25, un piano «realistico» per il salvataggio della compagnia, altrimenti l’Ente potrà decidere la revoca della licenza provvisoria concessa. La scadenza è stata fissata dal presidente dell’Enac, Vito Riggio al termine di un incontro con Fantozzi. Il commissario straordinario ha fatto presente che l’offerta presentata da Cai, come il termine per le manifestazioni d’interesse da parte di altri gruppi, scade il 30 settembre e che se a tale data non ci sarà un’altra offerta realistica in tempi ragionevoli sarà costretto a chiedere l’autosospensione della licenza di volo. «Io spero- ha spiegato Fantozzi- che l’Enac mi consentirà si arrivare a martedì 30 settembre e non mi indurrà quindi a chiedere l’autosospensione della licenza per volare, che sarebbe meno dannosa della revoca» disposta dall’Enac.

ASTA E STIPENDI – Sul sito di Alitalia Fantozzi ha pubblicato intanto l’invito a presentare manifestazioni di interesse per l’acquisto di rami d’azienda della compagnia. Nella premessa, Fantozzi, specifica, riferendosi alla Cai, che «l’unica significativa offerta pervenuta, e sulla base della quale era stata avviata la trattativa, è stata revocata» e sottolinea di voler quindi «verificare la sussistenza di altri soggetti interessati che possano garantire la continuità nel medio periodo del servizio di trasporto, la rapidità dell’intervento e il rispetto dei requisiti previsti dalla legislazione». Il commissario straordinario ha fatto sapere tra le altre cose che riuscirà a pagare gli stipendi dei dipendenti a settembre, spiegando di «avere altri strumenti che evitino i sacrifici del personale» riferendosi alla disponibilità, in particolare dei piloti, a decurtarsi lo stipendio. «Lufthansa non si è fatta sentire» ha poi aggiunto il commissario straordinario commentando le indiscrezioni che vedono Lufthansa interessata all’Alitalia. «Non ci sarà un piano Fantozzi» ha poi spiegato. «Devo valutare prospettive e offerte realistiche – ha chiarito Fantozzi – che devono rispettare la legge nazionale ed europea affinchè il servizio non venga interrotto. Poi queste prospettive devono essere accolte dai sindacati, perché senza accordo i grandi vettori hanno dichiarato di non voler offrire alcunchè. C’è sul tavolo l’offerta di Cai, un’offerta realistica, io sono neutrale, invito tutti a riflettere».

I PILOTI LANCIANO OFFERTA – I piloti intanto fanno sapere di voler partecipare all’acquisto di Alitalia. Lo ha detto il comandante Roberto Spinazzola, segretario generale dell’Unione Piloti. Alla domanda su come possa reagire la Cai, Spinazzola ha risposto: «È un’iniziativa aperta a tutti e senza pregiudiziali nei confronti di nessuno, tanto meno l’ingegner Colaninno e la sua cordata». Le 4 sigle che rappresentano piloti, assistenti di volo e personale di terra che non hanno sottoscritto il piano di Cai sono infatti pronte a costituirsi in cordata per fare una nuova offerta per il rilancio di Alitalia. Ad annunciarlo è stato il presidente di Unione Piloti, Massimo Notaro, nel corso di una conferenza stampa. «Ci costituiremo in cordata e presenteremo un’offerta», afferma, aggiungendo che l’obiettivo è quello di «far accorpare qualcos’altro», con evidente riferimento ad una compagnia internazionale. Anpac, Up, Avia e Sdl intercategoriale mettono a disposizione quota parte della loro retribuzione e l’intero montante del Tfr per sostenere «qualunque progetto serio e credibile per il rilancio di Alitalia». Le associazioni professionali dei piloti, Anpac e Up, si fonderanno comunque in una sola associazione. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Up. «Di fronte all’attacco che si fa alla professione – ha detto Notaro – abbiamo deciso e concordato con il presidente dell’Anpac Fabio Berti di unificarci in una sola associazione».

LA «MARCIA» A FIUMICINO – «I piloti vogliono lavorare, Berti e Notaro andate a firmare». È uno degli slogan scanditi da piloti e personale Cisl, Uil e Ugl Alitalia aderente al «Fronte del sì», che hanno organizzato dalle 10,30 di lunedì a Fiumicino un presidio, composto attualmente da una ottantina di persone, all’ingresso del varco equipaggi. Nutrito il dispiegamento di forze dell’ordine, tra polizia e carabinieri, che separa il presidio del «Si» da quello, proprio dinanzi all’ingresso del centro equipaggi, dove sono radunati una cinquantina di lavoratori e rappresentanti sindacali contrari all’accordo con la Cai. In pochi minuti, quindi, a partire da metà mattinata, si sono materializzate e manifestate le due anime della base dei lavoratori Alitalia, ormai palesemente contrapposte sulle modalità di come proseguire la vertenza. Dal fronte del «no» scanditi slogan del tipo «via, via», e «vergogna» rivolti a lavoratori di pensiero opposto. Dai rappresentanti sindacali Sdl è arrivato a più riprese comunque l’invito ad un «confronto sereno, che non dia l’alibi di una spaccatura contro l’interesse dei lavoratori, continuando a garantire la massima regolarità operativa».

ENTRA IN CAMPO L’AMA – Intanto Asset Management Advisor, società svizzera attiva nella consulenza nei settori aeronautico e navale, annuncia di aver formalizzato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione e/o il noleggio di almeno 30 aeromobili MD 82 e ATR 72 attualmente di proprietà di Alitalia. La società, in particolare, si propone di utilizzare gli aeromobili per il trasporto pubblico di passeggeri su non meno di 11 rotte, attualmente operate da Alitalia dagli scali di Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Le destinazioni includono alcune delle principali capitali dell’area dei Balcani e dell’Europa dell’Est, tra cui Tirana, Sofia, Bucarest, Budapest, Varsavia, Praga, Kiev e San Pietroburgo. A tale scopo A.M.A. Asset Management Advisor ha messo a punto uno specifico piano industriale con il quale la società mira alla immediata acquisizione di non meno del 50% degli aeromobili di interesse e all’utilizzo dello strumento del «wet lease» (leasing con equipaggio) per la rimanente parte dei velivoli.

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