ALITALIA: VICINO ACCORDO CON AIR FRANCE, MA RESTANO NODI DA SCIOGLIERE

Alitalia è a un passo dall'accordo con Air France ma tiene uno spiraglio aperto anche a Lufthansa. Roberto Colaninno avrebbe raggiunto una prima intesa con i francesi sul prezzo da pagare per l'ingresso (con una quota del 25% circa) nel capitale della nuova compagnia di bandiera italiana. Un passo importante, ma non definitivo. Restano ancora alcuni nodi, non secondari, da sciogliere in particolare sulla divisione dei profitti delle rotte intercontinentali gestite da Parigi e Klm ma con biglietti venduti in Italia.

Un paio di incontri tecnici previsti dopo Capodanno dovrebbero provare a limare le ultime differenze, nella speranza di arrivare a un'intesa entro il 13 gennaio, giorno in cui decollerà il primo aereo targato Cai.

Alitalia però non ha ancora chiuso del tutto la porta a una possibile intesa con Lufthansa. Colaninno dovrebbe incontrare il 5 gennaio Wolfgang Mayrhuber, numero uno del vettore di Francoforte, per capire se ci sono e quali sarebbero eventuali nuove carte che i tedeschi possono mettere sul tavolo.

Un incontro non solo formale, anche perché alcuni irrigidimenti di Air France delle ultime settimane e anche la pressione politica (diversi settori della maggioranza spingono per un accordo con i tedeschi, più propensi a rilanciare Malpensa) hanno ridato forza alle quotazioni Lufthansa.

I nuovi vertici della Magliana non hanno comunque fretta. I soci italiani sarebbero pronti a mettere il capitale necessario per l'avvio delle attività, rimandando nel caso di qualche settimana l'eventuale ingresso, con apporto di capitali, dell'alleato internazionale.

Questa mattina, in seguito a indiscrezioni di "Milano Finanza" si era sparsa la notizia della chiusura dell'intesa con Air France per 310 milioni di euro. Secondo "MF", era solo questione di dettagli e la firma sarebbe arrivata "tra l'8 e il 12". Ma le fonti Cai non hanno confermato la notizia limitandosi a sottolineare che "sicuramente Air France-Klm tra i potenziali partner è quello favorito". Dal vettore franco-olandese è arrivato solo un secco "no comment".

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