Ambiente/ Le coste italiane piene di cemento e di abusi di tutti i tipi

Le coste italiane soffrono per la grande quantità di cemento selvaggio: sono sempre di più infatti le infrazioni rilevate , che stanno trasformando l′Italia costiera in un’immensa colata grigia. Inoltre, la cosa ben più grave è che questi “ecomostri” non vengono più demoliti dai comuni interessati, “legalizzando” così la maggior parte del cemento selvaggio.

Villette per le vacanze, grandi alberghi, porti turistici abusivi, centri commerciali e ristoranti sul mare: queste le diverse tipologie delle infrazioni, che sono state 14.544 nel solo 2009: a denunciare tutto questo, è Legambiente durante una conferenza stampa a Roma, indetta per salutare la partenza della ventiquattresima Goletta Verde.

Sono cresciute dell’1,6% le infrazioni accertate sui 7400 chilometri di costa italiana rispetto al 2007: ma oltre al cemento, per Legambiente il nostro mare soffre di abusi di tutti i tipi, scarichi illegali, cattiva depurazione, pesca di frodo, infrazioni al codice della navigazione ed accessi negati dagli stabilimenti balneari. Il numero delle persone denunciate è pari a 16.012 ,l’ 1,6% in più rispetto alle infrazioni accertate due anni fa.

Le regioni in cui avviene il numero maggiore di infrazioni, è la Campania con 2.776, seguita dalla Sicilia con 2.286, dalla Puglia con 1.577 e dalla Calabria, con 1.435. Per Legambiente, le demolizioni delle costruzioni abusive in riva al mare sarebbero fondamentali: per questa ragione l’associazione ecologista ha deciso di scrivere ad alcuni sindaci, chiedendo le motivazioni delle mancate demolizioni.

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