Amministrative: effetto Polverini nel Lazio

ROMA – Effetto Polverini, ma anche, probabilmente, effetto Zingaretti. A urne fredde, dopo il voto delle Amministrative nel Lazio, e' difficile non volgere lo sguardo a Palazzo Valentini o a via Cristoforo Colombo. Ed e' altrettanto difficile che il Campidoglio non inizi, gia' oggi, a riflettere in prospettiva. Alla presidente della Regione si guarda per l'esordio convincente della sua lista Citta' Nuove, determinante a Latina (un pugno di voti in meno per il Pdl Giovanni Di Giorgi e sarebbe stato, a destra, terremoto vero) ma anche forte di risultati non ignorabili a Sora e a Terracina. In questi due (grandi) Comuni i ballottaggi saranno derby. Polveriniani contro Pdl, e chissa' se il centrosinistra decidera' di rimanere completamente neutrale o lavorera' piuttosto ad allargare le spaccature del centrodestra. Il tema-ballottaggi, comunque, esiste. Gia' oggi Polverini ha sentito Berlusconi al telefono, e ha voluto confrontarsi con i vertici del Pdl, nonche' con i due 'suoi' candidati. L'inizio di un braccio di ferro? Polverini, si sa, difficilmente cede un punto: figurarsi se lascera' cadere il 31,4% di Enzo Di Stefano nel Frusinate (con Terzigni, Pdl, al 44,49%) e il 21,71% di Gianfranco Sciscione sul lido pontino ottenuto pero' stavolta senza l'Udc, che forte del suo 8,5% ha portato Nicola Procaccini del Pdl al 44,78%. ''Siamo andati oltre le aspettative – il commento della presidente – E' una lista che porta consenso nuovo, fresco e giovane a tutto il centrodestra. Crisi nei partiti? Non direi, ma va fatta una riflessione: un partito che cerca consenso deve aprire anche a persone nuove, che hanno idee diverse, che ci mettono passione''. Con Citta' Nuove, insomma, bisogna fare i conti. Lo sa anche il Campidoglio. Alemanno si e' ritrovato venerdi' scorso a Terracina con la governatrice a sostenere Sciscione: strette di mano e battute all'orecchio. Oggi l'ha ricordato, ma e' andato anche oltre: ''La vittoria a Latina e il buon risultato della Lista Polverini – ha detto – credo rappresenti la possibilita' che il Lazio sia il laboratorio del nuovo centrodestra''. Anzi, ''credo che lista Polverini e Pdl si debbano integrare diventando cosi' l'inizio del nuovo laboratorio di centrodestra''. Lo sguardo si allarga al 2013 (se non prima, sussurra chi guarda a Milano come all'inizio della fine del governo) quando Roma dovra' scegliere il nuovo sindaco. E il rivale di Alemanno potrebbe essere proprio l'inquilino di Palazzo Valentini. Zingaretti (tra lui e Polverini c'e' salda lealta' istituzionale) oggi e' stato chiaro: ''e' il momento di tirare fuori le idee, il centrosinistra ritrovi un progetto positivo su Roma e lo metta in campo e si prepari ad affrontare la campagna comunale fra due anni, poi i nomi verranno''. E sul voto in provincia gongola: ''ho visto ottimi risultati, con vittorie al primo turno o la riapertura di sfide inimmaginabili come Mentana – ha commentato – Il centrosinistra va bene, e anche in questo caso l'elettorato premia chi interpreta meglio l'aspirazione al cambiamento: e in questo momento e' il centrosinistra''.

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