Amministrative, Ferrando: Vincono Pd e Grillo, non gli operai

ROMA – ''La sconfitta clamorosa di Berlusconi a partire da Milano e' inequivocabile. E riempie di gioia milioni di lavoratori e di giovani che in questi anni si sono mobilitati contro il governo. Condividiamo profondamente questo sentimento. Ma quella domanda di svolta sociale che si e' manifestata in mille mobilitazioni non ha trovato una espressione elettorale indipendente''. Lo dice Marco Ferrando, leader di Pcl, che osserva: ''I lavoratori di Mirafiori che sono in lotta contro Marchionne e che magari hanno votato Fassino non possono essere rappresentati da un PD che sostiene la Fiat. Ne' i giovani precari possono essere tutelati dal qualunquismo protestatario di un comico guru: anche se molti di loro lo hanno votato''. ''L'esigenza di costruzione di un polo autonomo di classe anticapitalista – dice Ferrando – resta immutata: per cacciare Berlusconi dal versante delle ragioni degli operai, e non degli amici democratici dei banchieri.

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