Animali e fisarmoniche: una invocazione appassionata di Carlo Vulpio sul sito di Micromega

Pubblicato il 25 Giugno 2009 - 19:41| Aggiornato il 9 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Voglio difendere i Romeni, i Rom, la Romania, voglio difenderli tutti, anche quei due che un giorno a Bologna mi hanno fregato il cellulare sotto gli occhi con una destrezza e un’eleganza fuori dal comune.

Voglio difendere tutto ciò che è romeno, nel calcio, nella musica, nella cultura e nella leggende. Steaua e Dinamo Bucuresti, Bucovina e Università di Craiova, Dracula e la Transilvania.

Voglio difenderli tutti senza distinzioni, dopo che ho visto come il 26 maggio scorso, a Napoli, otto italiani camorristi a bordo di quattro moto hanno ammazzato “per sbaglio” il suonatore di fisarmonica Petru Birladeanu.

Birladeanu era di Iasi, città romena al confine con la Moldova. Padre di due figli, Birladeanu è morto come un cane, sotto gli occhi della moglie Mirela. E’ stato colpito a una gamba e al petto da due proiettili e si è trascinato, insieme con la sua fisarmonica, fin sotto i tornelli della stazione Cumana. Qui, è crollato e si è spento. Senza che nessuno di tutti quei napoletani, cioè italiani, “brava gente” avesse anche soltanto tentato di aiutarlo.

Ecco cosa stiamo diventando. Animali.