Uno che vuole chiudere, anzi tagliare a fette con la motosega con cui va in giro, lo Stato, il governo, i ministeri, la Banca centrale, la moneta, la spesa pubblica e, ovviamente, le tasse. Uno che non rompeteci le palle con questa storia dei generali dittatori e assassini e non sfiniteci con il piagnucolare sui desaparecidos, tutte balle e comunque avete rotto. Uno che si vendano liberamente gli organi umani, perché no? Uno che Bergoglio non è il Papa ma l’anti papa, emissario del Male. Uno che niente aborto, così imparate. Uno che cambiamento climatico ma quando mai? Uno che la moneta argentina si svaluta al ritmo del 140 per cento l’anno? E che ci vuole? Basta pesos, solo dollari, di quelli che al cambio ufficiale valgono tre volte di meno che al cambio nero. Uno che soprattutto ognuno faccia come gli pare, gli viene e può e tutto il resto….”vaffa”.
Tutto il resto da segare e smontare. Uno così è stato appena votato a leader dell’Argentina. Milei, n altro pazzo al voltante nell’autostrada senza limiti, segnaletica, corsie, spartitraffico, tutor che il pianeta degli umani sempre più si compiace di essere. Un’autostrada dove l’essere senza patente è buon motivo per essere eletto driver. Un’autostrada dove il programma di fare a pezzi colonnine e caselli e autogrill incontra e sposa la volontà popolare espressa mediante il voto. Un mondo, quello degli umani qui e oggi, che per volontà popolare si avvia, sceglie, vota per il Big Crash. Quando? Presto.
Primo appuntamento: novembre 2024. Dove? Usa. Nel frattempo, tanto per gradire, uno stuzzichino: sondaggio tra studenti universitari di tre Atenei italiani. Per il 60 per cento di quelli che si sentono “di sinistra” Israele è come Hitler, per il 40 per cento di quelli che si sentono “di destra” gli ebrei manovrano la finanza internazionale come occulto e malevole potere. E sono costoro gli istruiti e scolarizzati della popolazione. Sì ovunque sul pianeta degli umani le piccole e grandi tracce della marcia, della vogliosa marcia, della guida di popolo verso Big Crash.