Tu chiamala, se vuoi, armocromia. Antica saggezza e abilità. Nei secoli diffusa in consapevolezza comune. Il bianco ingrassa, il nero sfina, il giallo sbatte…Pagheresti qualcuno per fartelo dire? Sì, in un mondo dove milioni di persone prendono (di fatto pagandoli) indicazioni sul come lavarsi i denti al mattino e alla sera e come allacciarsi le scarpe, la risposta è sì. Di questo mondo Elly Schlein è assolutamente contemporanea, di questo mondo è cittadina. Del mondo dove influencer e/o tutorial sono l’appoggio quotidiano per anche le quotidiane minuzie. E dove può valere due o tre o quattrocento euro l’ora farsi dite che il nero sfina, il bianco ingrassa, il giallo sbatte…
Armocromia: lingua stavolta non dove il dente duole
Gran dibattere su Elly Schlein che fa sapere della sua personal shopper e consulente in armocromia. Chi ha avuto il riflesso, banale, del pauperismo dogma violato. Chi ha avuto l’entusiasmo indotto dal mai sedato nuovismo. Il partito di chi ha bofonchiato: no, un leader Pd non può avere un guardaroba studiato. E il partito di chi ha gongolato: guarda come è moderna la Schlein, fa come tutti, come tanti. Partiti che mancano entrambi il punto. Sia quello che imputa alla Schlein difetto radical chic. Difetto che non c’è. Anzi non c’è proprio da parte sua nulla di radical chic nell’avvalersi di chi la consiglia su come vestirsi. Sia quello che batte le manine in applauso alla, niente meno, “nuova scelta di comunicazione”.
Il punto mancato da entrambi i partiti d’opinione sul “caso armocromia” è che pagare chi ti dà i…colori è ai giorni nostri e nostre abitudini pop. Pop e non chic. Popolare nel senso che è quello che fanno molti e che molti che non lo fanno farebbero volentieri se avessero i soldi per farlo. Vivere di influencer e di tutorial è certamente molto diffuso e popolare. Molto pop e popular. Ciò non toglie che pagare per farsi dire che il bianco ingrassa, il nero sfina o che per cucinare la pasta ci vuole pentola, acqua, fornello acceso…resta discretamente sciocco.