Arrestato il “Madoff libanese”, ha truffato anche Hamas

madoff2La stampa locale lo ha soprannominato il “Bernard Madoff libanese”, perché, come il finanziere americano condannato a 150 anni di prigione per truffa, avrebbe usato il denaro dei suoi clienti, centinaia di milioni di dollari, per compensare le sue perdite finanziarie dovute al crollo del petrolio.

Si tratta di Salah Ezzedine, un finanziere ed editore del Sud del Libano, vicino al movimento sciita filo iraniano Hezbollah, che è stato arrestato questa settimana per presunta frode dopo aver dichiarato bancarotta.

Secondo indiscrezioni riportate oggi dal quotidiano locale L’Orient Le Jour, a pagare le spese per la truffa di Ezzedine ci sarebbero anche alcuni esponenti del Partito di Dio e da uno di essi, il deputato Hussein Hajj Hassan, sarebbe partita una delle prime denunce, mentre lo stesso leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, starebbe seguendo da vicino la vicenda.

Il partito sciita, comunque, mantiene il riserbo sulle possibili vittime della truffa del “Madoff libanese”. Il procuratore generale della corte di Cassazione, Said Miszra ha assicurato che «le autorità competenti stanno raccogliendo informazioni sul caso, ma che è ancora presto per parlare di cifre ufficiali».

Nei giorni scorsi, la tv satellitare Al-Arabiya e i quotidiani arabi hanno stimato perdite per oltre un miliardo di dollari per gli imprenditori – libanesi e dei Paesi del Golfo – che, allettati dalla promessa di ricevere indietro il proprio denaro con interessi fino al 40 per cento, avrebbero affidato grosse somme al finanziere sciita.

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