ASSISTENTI DI VOLO VERSO IL SI’: CAI IN VOLO DAL 1 NOVEMBRE

"Lunedi hostess e steward iscritti a Avia e Sdl, che sono l’80 per cento degli assistenti di volo, andranno a palazzo Chigi con un’unica risposta". Antonio Divietri, presidente di Avia, sovrintende l’ennesima assemblea a Fiumicino, varco equipaggi. Nove ore ieri, oggi si ricomincia, a oltranza. C’è anche Sdl, si alternano al megafono per rispondere alle domande dei lavoratori che vogliono conoscere i dettagli dell’offerta Cai per quello che riguarda la loro categoria. Manca solo la loro firma per chiudere il dossier Cai-Alitalia. Almeno sul fronte sindacale, della pax sociale dei dipendenti, punto di partenza irrinunciabile per il presidente Colaninno che poi dovrà passare alla fase operativa, anche quella piena di questioni delicate.

Hostess e steward in assemblea non stop. "Dalle 14.30 di ieri – spiega il numero uno dell’Avia – è in corso la consultazione dei nostri iscritti che si concluderà lunedi mattina alle 8. Per ora registriamo un atteggiamento omogeneo del 93% dei nostri iscritti ma non possiamo anticipare in quale direzione vada". "Oggi pomeriggio avremo un incontro con i colleghi dello Sdl con i quali siamo in contatto diretto. L’unica cosa certa – conclude Divietri – è che domani daremo un’unica risposta". Divietri non lo dice ma quel 93% di indicazioni sarebbe per il sì all’accordo, firmare, tornare a lavorare con un briciolo di serenità in più e mettere alle spalle questo mese di battaglie.

Un po’ più problematico l’atteggiamento di Sdl, sindacato che politicamente si colloca a sinistra del Pd. "Non siamo in grado di anticipare nulla, vedremo, per ora l’indicazione emersa dai lavoratori è quella di proseguire la trattativa" dice il coordinatore nazionale Fabrizio Tomaselli. Dibattiti e assemblee con gli iscritti ieri e ancora oggi con presidi negli scali di tutta Italia per tastare il polso ai dipendenti di Alitalia.

Cai in volo dal primo novembre. Anche se manca ancora il via libera di una categoria importante, ma non decisiva per la trattativa come i piloti, la politica dà per chiusa la prima fase del dossier e comincia a pensare alla fase 2, quella operativa. Per Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, advisor e azionista di Cai, "il primo novembre Cai può alzarsi in volo". Scadenze, appuntamenti e problemi operativi da risolvere entro ottobre "sono ancora parecchi", però Cai "ce la può fare".

Sul nodo del partner straniero, decisivo anche per risolvere lo stallo con i sindacati, Cai sta lavorando con contatti intensi ma non si pronuncia ancora. "Sceglieremo il partner che potrà dare il maggior contributo allo sviluppo della nuova compagnia" dice Passera. Sicuramente il presidente Colaninno e soci "venderanno" al meglio l’ingresso dello straniero ("in quota minoritaria", assicura l’ad Sabelli) in una società che è stata ripulita di tutti i debiti, passività e rami secchi”.

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