AUSTRIA: MORTO IN UN ICIDENTE HAIDER, LEADER DELLA DESTRA XENOFOBA

Haider2 Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzoe e governatore della Carinzia, Joerg Haider, è morto in un incidente stradale. Lo ha riferito la polizia di Klagenfurt all’agenzia di stampa Apa.

Secondo la polizia, Haider, 58 anni, era da solo a bordo della sua automobile a sud di Klagenfurt, capoluogo della Carinzia, quando la vettura è uscita fuori strada per cause ancora sconosciute. Secondo le prime indicazione, Haider è stato trovato con gravi ferite alla testa e al torace, e sarebbe morto poco dopo l’incidente, avvenuto nelle prime ore del giorno.

Joerg Haider avrebbe dovuto partecipare oggi ad una festa di famiglia per i 90 anni della madre. "Per noi è la fine del mondo", ha commentato il portavoce e vicepresidente del Bzoe, Stefan Petzner all’Apa. Nel corso delle elezioni del 28 settembre scorso, Joerg Haider aveva ripreso la leadership del partito ed aveva portato la formazione di destra al quarto posto dello scacchiere politico austriaco con il 10,7 delle preferenze alle spalle dell’altro partito di estrema destra Fpoe di Heinz-Christian Strache.

CHI ERA – Haider guidava la Bzoe, l’ultra-nazionalistica Alleanza per il Futuro dell’Austria, che alle recenti elezioni parlamentari, in agosto, aveva condotto a triplicare i consensi, facendole raggiungere il 12% nell’ambito di una generale affermazione dei partiti più conservatori. Considerato il politico maggiormente noto del suo Paese nel secondo dopoguerra, fra gli anni ’80 e ’90 aveva trasformato il piccolissimo Fpoe, il sedicente Partito Liberal-Democratico in cui era entrato nel ’77, in un vero e proprio fenomeno anche sotto il profilo sociologico. Nel 2000 Haider riuscì infatti a traghettare la propria creatura al governo centrale, concludendo un discusso patto di coalizione con il tradizionalistico Partito Popolare, e ciò procurò a Vienna critiche da ogni parte, e persino le sanzioni dell’Unione Europea per una piattaforma programmatica dalle venature marcatamente xenofobe. L’alleanza con i centristi non resse, e nel 2002 la crisi dell’esecutivo sfociò in un voto anticipato che sancì un pesante ridimensionamento dell’Fpoe; a lungo in lotta con gli avversari interni, messo poi da parte, Haider se ne andò sbattendo la porta e tre anni più tardi fondò la Bzoe, che nel 2006 esordì alle urne racimolando appena il 4 per cento dei suffragi. Cavalcando il disagio di molti connazionali per i problemi creati dalla crisi economica e dall’immigrazione, abile nello sfruttare i mass media, cultore dell’immagine (era sempre abbronzatissimo, e si dilettava nel farsi ritrarre in foto talora anche accattivanti: come quella, celebre, in cui offriva un cucchiaio di miele a un gigantesco orso bruno), l’estremista carinziano degli anni giovanili dimostrò di aver appreso pienamente l’insegnamento di tanti anni di gavetta e di confinamento ai margini, arricchendo di sempre nuove mosse il proprio naturale talento per la politica, e spuntando alla fine un nuovo successo: l’ultimo della carriera, e della vita.

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