Bari: Gianni e Gianna Tempesta, disabili, aspettano casa dal Comune. Sfratto rinviato

BARI – E' stato rinviato al 30 giugno prossimo lo sgombero dei coniugi disabili Gianni e Gianna Tempesta, entrambi in carrozzina, che questa mattina avrebbero dovuto lasciare la propria abitazione, in via Giovanni XIII a Bari, dove da anni vivono insieme con la loro figlia 12enne. I coniugi non pagano l'affitto dal 2009, da quando il Comune di Bari ha smesso di pagare loro l'80% dei 516 euro mensili del canone di locazione. ''Il sindaco – spiega Gianna – ci ha detto di averci aiutato abbastanza e che ora dobbiamo vedercela da soli''. Eppure i Tempesta percepiscono, tra pensioni di invalidita' e di accompagnamento, in tutto 900 euro al mese. Esattamente quanto ha chiesto loro il nuovo proprietario di casa che ha ''acquistato l'abitazione nel 2004''. ''Da quando e' subentrato – spiegano i coniugi – ci ha chiesto l'aumento senza pero' farci un regolare contratto, motivo per cui non capiamo come abbia potuto fare lo sfratto esecutivo e per cui non possiamo chiedere il contributo alloggiativo''. Un aiuto alle istituzioni Gianni e Gianna lo chiedono da 25 anni, ma nella graduatoria per gli alloggi popolari sono sempre agli ultimi posti. ''Siamo stati anche superati – dicono mostrando un video di Striscia la Notizia – anche dai defunti che a Bari possono fare domanda e ottenere un alloggio popolare''. Questa mattina davanti a casa dei Tempesta, per un picchetto antisfratto, c'erano i rappresentanti di molte associazioni tra cui la segretaria provinciale dell'Unione inquilini di Bari, Annalisa Lupis: ''Solo nella Puglia migliore di Vendola – ha detto – esiste una legge, la 54, che considera fonte di reddito le pensioni di accompagnamento, il che impedisce ai Tempesta di avere un alloggio popolare''. All'arrivo dell'ufficiale giudiziario si registra qualche momento di tensione perche' i manifestanti tentano di impedirne l'ingresso. Ma poi tutto si risolve e in casa dei Tempesta, al piano rialzato, entrano giornalisti, assistenti sociali, il legale del proprietario di casa e l'ufficiale giudiziario. E' quest'ultimo che, dopo aver parlato al telefono con l'assessore comunale Genny Palmiotti, comunica la disponibilita' alla proroga dello sfratto, lasciando intuire che Palmiotti sta aspettando una risposta da un privato per dare una nuova casa ai Tempesta. Diversamente la famiglia non saprebbe dove andare dato che i dormitori baresi (il Caps, l'Andromeda e la tendopoli nei pressi del vecchio stadio), ''non sono attrezzati per disabili e non accettano minori''. Che fine farebbe – si chiedono in molti – la loro piccola figlia? .

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