Battuta sessista e conseguente bufera sessista, si autosospende sindaco Pd. Aveva detto una frase alla Catalano, il “re delle massime (clan Arbore, “Quelli della notte”, tv anni 80).
I tempi e i linguaggi sono cambiati. Ma forse siamo alle comiche. I fatti: Sauro Borghi, 62 anni, sindaco dem di San Prospero (piccolo comune modenese confinante con Carpi), durante un intervento pubblico dedicato alla Sanità locale, ha sbroccato.
Ha interrotto il direttore della chirurgia dell’ospedale di Mirandola mentre stava parlando delle future assunzioni con una frase che non è passata inosservata. Ha detto:”Lui ha preso due belle donne giovani e attraenti, mentre a lui (un altro medico presente in sala) danno solo catorci”. Apriti cielo!
OPPOSIZIONI FURIOSE
Prime a tuonare sono state due donne. Manuela Spaggiari, segretaria provinciale di “Noi moderati” (Centrodestra, leader Maurizio Lupi) – ultimo sondaggio 1,1% – è insorta immediatamente contro la frase di Borghi.
Ha commentato:” Ma come, il Pd scende in piazza contro il sessismo e poi tollera comportamenti scorretti da parte dei suoi rappresentanti “.
Ha aggiunto Giuditta Pini, della direzione Nazionale:” Questo sindaco può parlare a nome di una comunità come quella del nostro partito che da anni si batte contro sessismo e misoginia? Borghi è imbarazzante e fuori dal tempo”.
REAZIONE DEL PD E DELE FIGLIE
Attraverso la Conferenza delle donne il Pd ha subito sconfessato il sindaco:” Caro Borghi, quando e se le torna la fregola irrefrenabile di esternare una battuta sessista per favore si taccia. Non ci metta in imbarazzo e chieda scusa”.
Pronta la replica del sindaco:” Non intendo mettere in imbarazzo nessuno e tantomeno il partito”. Ribadendo le sue scuse davanti I giornalisti. Poi ha aggiunto: ”Resterò fuori dal Pd fino a quando non verrà chiarita questa situazione”.
Borghi ha ammesso di essere andato oltre anche se, ha detto, “sono stato frainteso”. E poi: ”Per questo sono qui a ribadire le scuse di tutti primari, medici, infermieri del nostro ospedale Santa Maria Bianca, della nostra sanità territoriale, siano essi uomini o donne che mi conoscono e sanno bene quanto li stimo“.
Quindi perché non restassero dubbi, ha rivolto le sue scuse “a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l’obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere, violenza che ho sempre condannato è sempre condannerò; alle donne del Pd che correttamente hanno preso le distanze dalla mia affermazione che in quel contesto voleva solo essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice; e poi alle mie figlie che mi hanno ammonito sull’accaduto ma, conoscendomi, hanno compreso che le mie scuse sono sentite”.