Bce/ Damiano accusa il governo, “interpretazioni di comodo, il problema vero è l’occupazione”

Pubblicato il 13 Agosto 2009 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA

“I dati della Bce non vanno letti a metà o con interpretazioni di comodo, come stanno facendo gli
esponenti del governo. Se, come dice la Banca Centrale Europea, ci avviciniamo a toccare il fondo della crisi, per quanto riguarda la disoccupazione avremo effetti negativi di lungo periodo”. Lo dice Cesare Damiano, responsabile Lavoro del Partito Democratico. “Infatti – aggiunge – nell’analisi si evidenzia la crescita del tasso di disoccupazione di Eurolandia che ha abbondantemente sfondato il tetto del 9% con effetti che saranno particolarmente gravi nel prossimo autunno. Non si può tacere che la Bce evidenzi il pericolo occupazione a causa del persistente calo di fiducia e degli effetti ritardati della diminuzione dell’attività economica. Piuttosto – continua Damiano – il governo dovrebbe preoccuparsi di varare nuove politiche per il reinserimento dei lavoratori disoccupati perché, come denuncia Francoforte, gli effetti negativi sul mercato del lavoro saranno durevoli”. “Il Pd insiste nella richiesta di raddoppiare la durata della cassa integrazione ordinaria da portare a 24 mesi – ribadisce – e nell’adozione di un assegno universale di disoccupazione pari al 60% dell’ultima retribuzione che valga anche per i molti lavoratori che oggi non dispongono di alcuna tutela”.