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Berlusconi attacca Repubblica: “Non rispondo a un super partito con un editore svizzero e un direttore evasore”

di Alberto Francavilla |1 Settembre 2009 20:51

Contrattacco di Berlusconi nei confronti di Repubblica. Il premier dice di non aver mai risposto alle domande pubblicate dal quotidiano perchè lo equipara ad «un super partito politico di un editore svizzero con un direttore dichiaratamente evasore fiscale». Ad un altro giornale, assicura il premier «avrei risposto».

Le 10 domande, formulate da Giuseppe D’Avanzo, chiedono spiegazioni su alcuni episodi della vita privata del presidente del Consiglio, fatti che sono stati al centro del dibattito pubblico negli ultimi mesi: dalle frequentazioni con le minorenni ai festini di Palazzo Grazioli.

«Il problema – ha proseguito Berlusconi – è che alcuni giornali hanno pubblicato queste dieci domande cui io non ho risposto non perchè non posso rispondere, ma perchè non rispondo a domande insolenti, offensive e diffamanti»

Poi ha risposto ironicamente alla domanda sulla sua presunta “malattia”: «Basterebbe le cose che ho fatto in questi quindici mesi di attività governativa per vedere che io non solo non sono malato, ma sono Superman, cioè a me Superman fa ridere».

Il permier si è poi sentito in dovere di fare alcune precisazioni in merito agli argomenti contenuti nelle domande. «Primo, io non ho mai frequentato nessuna minorenne, tantomeno la signorina Letizia. Secondo, non ho mai in vita mia dovuto dare soldi a una meretrice. Terzo, io in vita mia non solo non ho organizzato ma non ho mai partecipato a quelli che chiamano festini perche’ in mia presenza non si puo’ attuare nessun atto che sia fuori dall’eleganza e dalla buona educazione».

Berlusconi poi continua l’attacco, definendo «menti malate» quelle che ipotizzano festini a Villa Certosa. «Le poche cene che ho fatto, ad esempio l’ultimo anno, io le faccio con 15 uomini della scorta, una decina di uomini di servizio che cambiano tutte le volte, una decina di orchestrali».

Infine, un’ultima stoccata a Repubblica. «Vista la cattiva pubblicità che i giornali che conoscete hanno fatto su di me all’estero su certi giornali amici da loro imbeccati qualche volta mi sento di dover fare certe affermazioni che in Italia non c’è bisogno di fare visto che l’ultimo sondaggio mi ha portato al 68,5% mentre i giornali che fanno queste cose perdono lettori, copie e hanno perso ormai assolutamente di credibilità».

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