BERLUSCONI, COSTITUZIONE: ”LA SINISTRA L’HA GIA’ CAMBIATA E MALE”

Berlusconi_prega2 «In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, teniamocela stretta». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a difendere la carta fondamentale della nazione, ad una settimana dall'intervento preventivo sul decreto che il governo intendeva emanare sul caso Englaro, che ha poi indotto il premier Silvio Berlusconi a criticare le rigidità della Cocstituzione e a parlare di «costituenti ispirati da principi comunisti». Napolitano ha parlato a margine dell'inaugurazione dello Spazio Europa presso la sede italiana della Commissione europea. Dopo qualche ora è stato lo stesso Berlusconi a intervenire sullo stesso tema: «Penso anche io "teniamocela stretta" la Costituzione e condivido al cento per cento le parole di Napolitano».

L'ATTACCO ALLA SINISTRA – Tuttavia il leader del Pdl non ha rinunciato ad un affondo contro il Partito democratico, che nella vicenda si era schierato compatto al fianco del capo dello Stato: «Questa è l'ulteriore prova della spudoratezza di questa sinistra che ha cambiato interi capitoli della Costituzione solo con i suoi voti, tra l'altro una modifica fatta male e con solo 4 voti di vantaggio». Un riferimento alla modifica attuata sette anni fa all'articolo 117 della carta costituzionale. «Ci sono i cassetti del Parlamento pieni di proposte di modifica della Costituzione della sinistra – ha poi aggiunto il premier – quindi non possono considerare un sacrilegio la modifica della Costituzione, che si può anche cambiare quando c'è la generale volontà di farlo».

IL PASSATO DI SCALFARO – Il capo del Pdl, che ha tenuto un comizio a Cagliari in occasione delle elezioni regionali, ha anche preso di mira l'ex capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, ospite principale della manifestazione promossa giovedì dal Partito democratico in difesa della Costituzione. «Veltroni dice che io vengo in Sardegna per un candidato che si presenta con una lista che porta il mio nome – afferma – ma mi domando, se la sinistra avesse un suo simbolo chi ci avrebbero messo? Scalfaro? Un uomo che sappiamo il passato che ha». E in ogni caso, ha sottolineato, «la sinistra porta la gente in piazza e nemmeno riesce a riempirla, mentre nel frattempo noi governiamo».

«BIOETICA, SERVE UNA MATURA RIFLESSIONE» – Sempre oggi il presidente è tornato a parlare di bioetica. Lo ha fatto incontrando un gruppo di cardiologi italiani spiegando di auspicare una «matura riflessione comune» sui problemi etici suscitati dai progressi della scienza nel campo della sanità. «Sappiamo – ha detto Napolitano – che i progressi della scienza e della tecnica applicati alla sanità suscitano anche complessi problemi di ordine etico sui quali è sempre auspicabile una matura riflessione comune e sui quali può essere chiamato a pronunciarsi il Parlamento. Mentre chi vi parla, nella sua veste istituzionale, è tenuto al più rigoroso riserbo». «E’ di tutta evidenza – ha aggiunto – il grande significato sia sociale che culturale delle attività di ricerca che confluiscono nell’affermazione di quel diritto alla salute che è diritto fondamentale della persona sancito dalla Costituzione».

 

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