Berlusconi costruttore ora tratta con le Regioni legge allarga-casa in arrivo ma sarà più stretta

Il piano casa slitta. “Essendoci dati con le regioni un percorso di confronto fino a martedi’ e’ evidente che il Cdm di venerdi’ non approvera’ nulla” ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto.

“Non c’e’ nessuna marcia indietro del Governo. Il piano casa riguardera’ quasi il 50% delle famiglie italiane. Non e’ vero che riguardera’ solo le ville. Il 25-28% delle famiglie ha un’abitazione monofamiliare, il 13-15% ha un’abitazione bifamiliare” afferma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha presentato oggi il piano casa alle Regioni. Berlusconi ritiene che gli interessati all’ampliamento della cubatura “non saranno solo il 10%, ma molti di piu'”. Se solo il 10% delle famiglie proprietarie di mono o bifamiliari facesse lavori di ampliamento, si attiverebbero dai 50-60 miliardi di giro di affari, avrebbe spiegato alle Regioni. Berlusconi esclude “sopraelevazioni che porterebbe ad un disastro per quanto riguarda l’estetica”. Il Presidente del Consiglio, oltre al piano per ampliare le cubature, non esclude di poter concordare con le Regioni “un grande piano casa per le esigenze di tante famiglie che non hanno ancora una casa”. Inoltre, ha osservato, le prossime 70 ore saranno utilizzate per trovare “un’armonia” con le Regioni.

Ma le Regioni frenano, non vogliono il ricorso al decreto e con il presidente della Conferenza, Vasco Errani, chiedono al Governo, uno slittamento del piano casa rispetto al prossimo Cdm di venerdi’. Ma lo scontro politico sul progetto non si placa. Dal partito democratico e’ arrivato un nuovo niet all’iniziativa dell’esecutivo. “Questo non e’ un piano casa e’ un decreto cementificazione che prevede che dappertutto, in deroga ai piani regolatori nei centri storici come sulle coste, si possa costruire in modo privo di regole. Cosi’ proprio no”, ha commentato Dario Franceschini. ti: “Il peggio non e’ passato”, occorre mettere in campo ogni intervento possibile a sostenere le aziende e i posti di lavoro, I Il leader del Pd ha ammesso che “esiste un problema vero di far ripartire l’edilizia” o “di avere tempi piu’ brevi per il rilascio delle concessioni dell’edilizia”, quindi “meno burocrazia si’ – dice – ma non far scomparire tutti i vincoli”.

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