Silvio Berlusconi sbandiera i sondaggi e afferma di essere “gradito” al 75% degli italiani: un risultato bulgaro, come si diceva una volta.
Vengono però due domande: chi glieli fa, i sondaggi? può comunicare i risultati senza i dettagli su criteri e campionatura? Forse sta violando la legge, l’odiata, da lui, legge sulla “par condicio”. E certo se si comportasse così una qualsiasi azienda italiana, già l’antitrust le avrebbe rifilato una salatissima multa.
Sentiamolo. “Ho ricevuto questa mattina i sondaggi della settimana: il Pdl è al 45% e il gradimento del presidente del Consiglio è al 75%. Significa che tre italiani su quattro apprezzano l’operato del governo. Questo credo sia significativo perché in un momento di crisi economica, risultati simili non si registrano in nessun altro Paese europeo. Avevamo detto che il nostro obiettivo era arrivare al 51% e siamo sulla strada giusta”.
Queste parole Berlusconi le ha dette intervenendo telefonicamente (e quindi nessuno lo ha visto in faccia: il processo di deificazione va avanti e come il collega anche lui parla da dietro una nuvola) alla Festa dell’Europa, in corso a Torino.
“Mi aspettavo un calo di gradimento verso di me – ha aggiunto Berlusconi – ma questa campagna mediatica che si è scatenata in questi ultimi giorni sulla base di un cumulo di falsità, è stata letta dagli italiani con intelligenza”.
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