Bin Laden: Onu chiede spiegazioni su blitz

WASHINGTON – Sulla morte di Bin Laden, Navi Pillay vuole vederci chiaro. L'alto commissario Onu per i diritti umani, che ha sede a Ginevra, ha chiesto la ''completa diffusione dei fatti precisi'' sull'operazione con cui gli Stati Uniti hanno fatto fuori il leader di al Qaida. Da Oslo, ha fatto capire di non essere pienamente soddisfatta dalle spiegazioni fornite finora dagli Usa sulla legittimita' del blitz americano in Pakistan: ''Credo che non solo il mio ufficio ma tutto il mondo – ha sottolineato Pillay – abbia il diritto di sapere cosa e' successo. Le Nazioni Unite condannano il terrorismo, ma ci sono delle regole elementari che devono essere rispettate anche nella conduzione di operazioni di antiterrorismo. Queste devono avvenire nel rispetto delle leggi internazionali, che non autorizzano la tortura ne' le esecuzioni extragiudiziali''. Ormai da giorni, anticipando ogni possibile dubbio sulla legittimita' dell'operazione, l'amministrazione Obama sta sottolineando con grande forza che il blitz, ovviamente a suo giudizio, e' stato ''completamente legale''. All'indomani del raid, prima davanti alla stampa, poi ieri durante un'audizione a Capitol Hill, il ministro della Giustizia, Eric Holder, l'uomo che ha dichiarato guerra alle torture di Bush e da anni sta cercando di chiudere Guantanamo, e' stato fermo su questo punto. Dopo aver definito il blitz dei Navy Seals ''legale, legittimo e adeguato'', ha ribadito che ''nulla indicava che Osama Bin Laden intendesse arrendersi'', per cui ''la sua uccisione e' stato un atto nazionale di legittima difesa''. ''Se si fosse arreso, o avesse tentato di arrendersi – ha aggiunto Holder – penso che lo avremmo ovviamente accettato, ma non c'era nessuna indicazione in base alla quale intendeva farlo. Per tali ragioni, la sua uccisione e' stata appropriata''. Lo stesso concetto e' stato ribadito dalla stessa Hillary Clinton, oggi a Roma, che ha definito l'azione americana che ha portato all'uccisione dello sceicco del terrore, ''professionale, senza alcun errore''. Negli Stati Uniti sembrano essere tutti d'accordo con questa linea. Se polemica c'e' stata, semmai, era tra chi voleva vedere le foto del cadavere del 'nemico pubblico numero uno' e chi, come ha alla fine deciso Obama, ha bocciato questo idea: ''Noi siamo certi che Bin Laden è morto, ma non andiamo in giro esibendo trofei'', ha concluso ieri il presidente. E la polemica sembra comunque sfumata. L'atto d'accusa di Pillay, stride comunque con i primi commenti che sono venuti a caldo dal Palazzo di Vetro. Poche ore dopo il blitz il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon saluto' cosi' la morte di Bin Laden: ''e' un punto di svolta nella nostra comune lotta globale contro il terrorismo''. Il consiglio di Sicurezza, arrivo' a esprimere ''felicitazioni'' all'amministrazione Obama. Infine, l'inviato speciale Onu in Afghanistan, Staffan de Mistura, parlo' addirittura di ''grande sollievo'', per la morte del capo di al Qaida. .

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