Biotestamento, 'corto circuito di Veronesi': l'attacco di Avvenire

ROMA – ''Se il piu' famoso oncologo d'Italia tifa per accorciare la vita dei pazienti, occorre chiedersi cosa si aspetta ancora per dare al Paese una legge in grado di fermare questo scempio dell'uomo''. Lo scrive Avvenire nella rubrica ''Secondo noi'', intitolata ''L'eutanasia 'diritto assoluto'? Il corto circuito di Veronesi'', in cui polemizza con quanto affermato dallo scienziato in un dibattito ieri a Milano, ''nella citta' – rimarca Avvenire – dove un candidato sindaco (Giuliano Pisapia) al suo attivo ha la firma in calce'' a una proposta di legge per legalizzare l'eutanasia. Veronesi ha definito la 'dolce morte' addirittura come '''approdo irrinunciabile' tornando ad usare in modo improprio e strumentale una citazione di Paolo VI contro l'accanimento terapeutico gia' spesa due anni fa da Ignazio Marino per tentare goffamente di arruolare Papa Montini tra i fautori della morte a richiesta''.

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