“Ho parlato con il sindaco di Olbia Settimo Nizzi che ha convenuto con me sullBolkestein: Gasparri: obiettivo primario è uscire dalla Bolkestein, le imprese balneari italiane vanno tutelate e difese.a necessità di garantire alle imprese balneari sicurezza e continuità”, ha dichiarato il sen. Maurizio Gasparri.
“La fuoriuscita dalla direttiva Bolkestein è l’obiettivo di Forza Italia. Abbiamo ribadito questa priorità nel corso di un incontro che Forza Italia ha organizzato qualche giorno fa in Senato con tutte le organizzazioni del mondo balneare. E abbiamo anche ribadito che la proroga di 15 anni, che abbiamo conquistato con la legge di stabilità, è solo una tappa intermedia perché lascia sul campo molte questioni da risolvere e non garantisce, come invece abbiamo opportunamente ottenuto per il commercio ambulante, la uscita definitiva dalla direttiva Bolkestein.
“A Olbia, come altrove, sono insorti problemi di natura amministrativa che proprio la parziale soluzione fa sorgere. Con Nizzi abbiamo convenuto che anche la sua amministrazione darà la massima attenzione alle imprese balneari affinché possano operare con serenità”.
Ma, conclude Maurizio Gasparri, questa sicurezza, come del resto Forza Italia ha convenuto con le imprese balneari nel corso dell’incontro avvenuto giorni fa, potrà derivare soltanto dalla cancellazione della direttiva Bolkestein, per uscire da ogni incertezza burocratica ed amministrativa e da un condizionamento europeo che si è rivelato soltanto dannoso per un settore fondamentale per l’Europa ma in particolare per l’Italia e ancor di più per la Sardegna. Nel frattempo ho chiesto a Nizzi di confrontarsi con il mondo balneare alla luce delle chiare posizioni assunte da Forza Italia”.
A rinforzo della tesi di Gasparri ci sono anche le parol nientemeno che dello stesso padre della direttiva europea sui servizi, Frederik Bolkenstein. Ha sostenuto infatto che le spiagge sono beni, non servizi e pertanto la direttiva che prende il suo nome, è stata mal interpretata e a loro non si applica.
“Non voglio commentare la legge italiana ma per quanto mi riguarda le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e quindi la direttiva sulla libera circolazione dei servizi non va applicata agli stabilimenti balneari”, ha chiarito l’ex commissario Ue. e non lo ha detto al bar, ma nell’aula dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio.