Bologna/ Accoltella il figlio all’addome. L’uomo soffre di problemi psichici ed era convinto di non essere suo padre

Pubblicato il 15 Luglio 2009 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA

G.T. è un uomo di 71 anni siciliano d’origine ma residente a sala Bolognese che da tempo soffre di problemi psichici: ha accoltellato il figlio 39enne all’addome perché temeva da tempo di non essere suo padre. L’uomo era appena tornato a casa dopo il folle gesto quando ha chiamato il 113 per dire: «Ho ucciso mio figlio». È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, dato che per fortuna il figlio non è morto.

Il figlio di G.T. aveva subito la coltellata non mortale a via Carracci: era stato soccorso da alcuni cittadini extracomunitari e all’arrivo dell’ambulanza aveva detto semplicemente «è stato mio padre». Le condizioni dell’uomo non sono gravi, è stato operato all’ospedale Maggiore di Bologna e verrà dimesso in trenta giorni. Il padre, nel 1992 aveva fatto fare al figlio il test del Dna, che aveva confermato la parentela. L’uomo tuttavia, non aveva mai accettato l’esito della prova.

L’accoltellamento è avvenuto poco dopo le 17. Una residente ha sentito le urla e si è affacciata: «Ho sentito un grido fortissimo – racconta -, mi sono affacciata al balcone e ho visto un uomo con i capelli bianchi che correva con foga, come se rincorresse qualcuno, verso la stazione. Dopo qualche minuto è tornato, ha recuperato un borsone nero lasciato in mezzo alla strada e ha piantato un coltello nel terreno dietro una Fiat punto bianca parcheggiata». L’auto era del fidanzato di una ragazza, che è arrivata sul posto ed è stata sentita dalla polizia. Su via Carracci, ben visibili, diverse macchie di sangue.