Bologna: Bernardini chiude 'determinatissimo': 'Si puo' fare'

BOLOGNA – Manes Bernardini, il primo candidato leghista a correre per la poltrona di sindaco di Bologna ha chiuso la sua campagna elettorale con la benedizione di Roberto Calderoli. ''Siamo determinatissimi'', ha detto il giovane esponente del Carroccio, che ha preso la parola dopo il ministro. Poi, tra dagli applausi di un centinaio di sostenitori in una grande sala di un hotel, ha gridato: ''Sono sicuro che vinceremo noi. Si puo' fare, loro hanno una grande paura e i loro comportamenti dicono tutto''. Ok alla proposta del Movimento 5 stelle di sottoporsi al test anti-droga, in caso di ballottaggio. E convinto anche nel voler ''eliminare i rincari degli asili'', che ha deciso l'amministrazione commissariale di Anna Maria Cancellieri. ''Di sindaci brevi – ha detto Bernardini, riferendosi a Flavio Delbono – ne abbiamo gia' avuto uno. Non ne vogliamo un secondo''. Per l'ultima uscita, Bernardini era scortato da Lorenzo Tomassini, esponente del Pdl, indicato come vicesindaco in caso di vittoria. Oltre a lui, del partito di Berlusconi erano presenti la deputata Anna Maria Bernini, il coordinatore cittadino Fabio Garagnani e il viceregionale, Giampaolo Bettamio. Non era presente, invece, il numero uno dell'Emilia-Romagna, Filippo Berselli. Al tavolo sia Angelo Alessandri che Rosi Mauro, a capo della Lega Emilia. ''Sapete perche' hanno cosi' paura? – ha detto la vicepresidente del senato alla platea -. Perche' fra quattro anni mandiamo a casa Errani''.

Gestione cookie