BUSH SI APPELLA AL CONGRESSO: ”SENZA PIANO CONSEGUENZE GRAVI”, WALL STREET APRE IN RIALZO

«Se non agiamo, le conseguenze saranno peggiori ogni giorno di più». Lo ha ribadito il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, in una dichiarazione dalla Casa Bianca, all’indomani della bocciatura da parte della Camera del piano di salvataggio bancario da 700 miliardi di dollari. «Sono rimasto molto deluso dalla bocciatura del piano di salvataggio delle banche da parte del congresso ma posso garantire che non siamo alla fine del processo legislativo e che arriveremo a uno soluzione».

«So che molti sono preoccupati per il costo del piano – ha aggiunto – ma garantisco che gran parte della somma prestata alla banche, se non tutta, verrà recuperata nel corso del tempo». Il segretario Usa al Tesoro, Henry Paulson fa sapere che continuerà a lavorare con i leader del Congresso per «trovare una strada per far approvare in fretta il piano». Anche il presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi, invita i deputati a mettersi al lavoro per approvare il piano, anche se il numero due della Camera, Steny Hoyer ritiene che difficilmente si riuscirà a votare di nuovo prima di giovedì, a causa della festività del Rosh Hashanah, il capodanno ebraico.

Dopo ildiscorso di Bus apertura in deciso rialzo per Wall Street con il Dow Jones che guadagna l’1,95% a 10,566 punti e il Nasdaq che invece sale del 2,51% a 2.033 punti. Bene anche lo S&P che guadagna il 2,33% a 1.132 punti. A spingere i mercati è la speranza che il Congresso approvi entro la fine settimana una nuova versione del piano Paulson bocciato ieri a sorpresa dalla Camera. Fra i titoli volano Aig (+19%), Jpm (+9%), Morgan Stanley (+6%) e Goldman Sachs (+5,65%).

La crisi dei mercati è ormai diventato il banco di prova delle elezioni politiche: democratici e repubblicani si scambiano dure accuse, rimpallandosi le responsabilità sul voto negativo di ieri, mentre il candidato democratico alla Casa Bianca, Barak Obama si dice «fiducioso» sulla possibilità di arrivare a un accordo, sebbene la strada sia «piuttosto in salita». «È importante che i mercati restino calmi – dice Obama – perchè al Congresso niente fila mai liscio, ma alla fine ce la faremo» a portare a casa il piano di salvataggio.

Il suo avversario John McCain accusa Obama di aver politicizzato il voto, anche se poi anche lui frena la polemica: «Non è il momento di fare accuse, è tempo di prendere atto del problema». Dall’Ue arriva un richiamo alla responsabilità: Washington «si assuma le sue responsabilità». «Gli Stati Uniti – ha detto il portavoce della Commissione Ue Johannes Laitenberger – devono prendersi le loro responsabilità, devono mostrare senso dello Stato per la salvezza delle loro compagnie e per la salvezza del mondo».

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