Caccia disperata ai maestri della rapina di lusso

Sono l’incubo delle polizie di mezzo mondo. Rapinano i templi del lusso internazionale, fanno man bassa di gioielli per poi sparire nel nulla. Finora il bilancio è di circa 60 colpi, che hanno fruttato 100 milioni di euro in 6 anni di attività. Provengono da Montenegro e Kosovo, sono addestrati all’uso di armi sofisticate; poliglotti e privi di scrupoli dispongono di una rete di circa 200 elementi tra uomini e donne.

A Montecarlo si sono dati appuntamento, mercoledì, i rappresentanti delle polizie di 16 nazioni per tentare di mettere sotto scacco quelle che hanno definito “Pantere Rosa”. I risultati finora sono stati scarsi: pochi arresti e la fuga da un carcere di massima sicurezza in Francia a colpi di mitra di Dragan Mikic, figura di spicco della banda.

Le “Pantere Rosa” hanno modi distinti e furbizia da vendere. Da Ginza, il quartiere del lusso di Tokio sono fuggiti in bicicletta con le maschere anti-smog e 25 milioni di dollari nelle tasche, a Saint-Tropez si sono mischiati ai turisti in ciabatte e hanno preso il largo con un motoscafo attraccato al porticciolo.

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