Cadavere trovato sul Gargano: morte dovuta a violenza

FOGGIA, 9 NOV – Sarebbe stato ucciso l'uomo trovato morto, in avanzato stato di decomposizione, in una zona impervia del territorio garganico. E' risultato dai primi esami interni ed esterni del cadavere compiuti dal medico legale Vittorio Fineschi, che, alla fine della settimana o nei primi giorni della prossima settimana, si occupera' dell'autopsia. Gli esami compiuti avrebbero permesso, secondo indiscrezioni, di accertare la morte violenta e anche e in che modo sarebbe avvenuto l'omicidio.

Il cadavere e' stato recuperato ieri dai vigili del fuoco del Nucleo speleo-alpino-fluviale, chiamati dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia che da mesi battono il territorio del Gargano alla ricerca di alcune persone scomparse e che si ritiene siano vittime della 'lupara bianca'. Sono due le persone scomparse nella zona negli ultimi mesi: Michele Mafrolla, di 27 anni, operaio di Vieste del quale si sono perse le tracce dal 24 luglio scorso, e Francesco Li Bergolis, pastore di 41 anni. Entrambi non hanno – secondo gli inquirenti – collegamenti con la criminalita'; Li Bergolis e' un lontano parente del boss 'Ciccio' Li Bergolis, ucciso il 26 ottobre 2010. I genitori di Michele Mafrolla stamane sono giunti a Foggia, nell'obitorio dell'ospedale, per capire se il cadavere possa appartenere al loro congiunto: una t-shirt di colore viola, un paio di jeans e una scarpa da ginnastica di colore rosso che sono stati trovati tra i resti potrebbero essere utili al riconoscimento del cadavere. Mafrolla, il 24 luglio scorso, usci' da casa dicendo 'esco a mangiare qualcosa', e non ha piu' dato sue notizie.

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